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Come sono venuto fuori dal tunnel del complottismo

Fino a cinque anni fa non sapevo nemmeno cosa fossero la “controinformazione” e la Teoria del Complotto. Poi la mia vita è cambiata completamente, e questa è la storia di come ne sono uscito.

E solo dopo essermi conto, e soprattutto essere riuscito ad ammettere, che anche io ero incazzato e volevo semplicemente un pretesto per sfogarmi. Oltre al voler sentirmi al di sopra di tutti. Il complottismo da questo punto di vista è perfetto: perché è basato sul mero antagonismo. La stragrande maggioranza delle nozioni di controinformazione passa il messaggio secondo cui l’opinione comune sia mistificata da fonti d’informazione deviate e non attendibili, per poi confutarle utilizzando fonti ancora meno attendibili e che basterebbe controllare per smentire. Ma questo non importa, perché il semplice fatto di essere informazioni contro le rende automaticamente verosimili. È un sistema ideale per lasciar fluire liberamente razzismo, omofobia e intolleranza, perché legittima qualsiasi tipo di pensiero attraverso una rete di giustificazioni correlate da link astrusi e con una risposta praticamente per tutto.

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