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Chi è Athena Privitera?

Exclusive interview!

News.dracia.com è orgogliosa di presentare l’intervista a Athena Privitera. Buona lettura:

Partiamo dall’inizio: Come e quando hai iniziato?
Ho iniziato a fare degli scatti per gioco con un fotografo di Torino, l’ avevo conosciuto in un evento, si chiama Massimo Pinca, con lui ho fatto proprio il mio primo book fotografico, poi immediatamente dopo aver pubblicato le foto sono stata contattata da Norman Tacchi, bravissimo fotografo, specializzato in nudo artistico, nonostante l’imbarazzo iniziale, mi sono poi lasciata andare e ho posato anche nuda, questo anche perché il fotografo, grande professionista mi ha messo subito a mio agio e poi vedendo i suoi splendidi scatti, sarebbe stato bello per me essere protagonista delle sue opere d’arte. Posare nuda era stato divertente e siccome mi piace il mio corpo mi sentivo comunque a mio agio e da lì è partito tutto… E non ho più smesso di posare…

Chi ha deciso il genere? Di chi è stata l’idea?
Il mio genere preferito è il glamour e il nude art, mi piacciono molto perché per me è la massima espressione artistica vedere il corpo della donna pulito, senza abiti, esattamente per come è, senza nulla addosso. Mi viene richiesto spesso dai fotografi, anche per questioni di fisicità e proporzioni fisiche credo, mi alleno e quindi sicuramente ho un corpo più adatto a questo genere, infatti le mie forme sono sempre state apprezzate dai fotografi. Quindi sono sicuramente meno adatta al Fashion, non essendo alta 1,80 ed essendo poco filiforme.

Ti ispiri a qualche modella famosa?
No, non mi ispiro a qualche modella in particolare, bensì mi ispiro all’arte in genere, ogni tanto vado a rivedermi qualche bello scatto di Newton, oppure mi riguardo la bellissima statua del David, oppure qualche bel dipinto di Michelangelo e perché no, anche qualche bello scatto di qualche Fotografo famoso a livello mondiale tipo Dan Hecho.

Oltre a questo, fai altro?
Si, oltre a questo mi diverto a ballare in discoteca, mi piace ballare ma non ho avuto occasione da piccola di coltivare la mia passione per il ballo e quindi sfogo la mia voglia di danza, dilettandomi nelle discoteche del Nord Italia, principalmente in Piemonte sognando di esibirmi nel palco di Amici, ahahah…

Puoi spiegare cosa significa per te essere quello che sei?
Essere una fotomodella artista per me significa esprimere ciò che hai dentro, sfogare il proprio estro, la propria creatività, esattamente come fa’ un pittore quando dipinge la sua tela e questo credo proprio che valga anche per i fotografi quando scattano, l’obiettivo è creare, creare qualcosa che dia emozioni, creare qualcosa di diverso, qualcosa che non esiste, poi è ovvio che c’è anche un pizzico di vanità, sai di avere un bel corpo e quindi ti piace mostrarlo, esattamente come un cantante che sa di avere una bella voce, canta esibendo la sua voce. Io mostro il mio corpo, sempre con eleganza perché so’ che viene apprezzato.

Che rapporto c’è tra te e gli scatti?
Ogni volta è una sfida, è una sfida con te stessa, perché ogni foto deve essere migliore della precedente, ogni volta devi creare cose nuove, trovare il momento giusto, la posa giusta e la giusta ispirazione. Non vuoi che uno shooting sia uguale ad un altro o che le pose siano banali quindi sei sempre alla ricerca di qualcosa e cerchi sempre di superare te stessa.

Come definiresti le tue performance artistiche?
Giudicarsi da soli è sempre difficile perché non si riesce ad essere obiettivi ovviamente, ahahah… Quindi preferisco lasciar giudicare agli altri. Io mi ritengo brava nel posare perché cerco sempre pose nuove e ogni volta ci metto passione ma chi ha l’ultima parola comunque è il pubblico, sta a loro giudicare. Io posso solo guardare i miei risultati ottenuti fino ad oggi e quindi posso solo ritenermi soddisfatta o insoddisfatta, quindi direi per ora, abbastanza soddisfatta.

Ti piace la situazione artistica della tua nazione?
La situazione artistica della mia nazione è un disastro. Tutti gli artisti italiani sanno benissimo che l’Italia è un paese di bigotti e che ancora oggi nel 2019 la fotografia di nudo viene ancora vista come uno scandalo, mentre all’estero, sia in Europa che in America non è così, è una forma d’arte come qualsiasi altra, purtroppo il nudo in Italia viene collegato al sesso, è questo il problema, quando non è per forza così, bisogna guardare oltre… La cosa incredibile è che prima erano molto più aperti mentalmente ad esempio i nudi di Botero o di Newton erano molto forti, anche più di quelli di oggi. Purtroppo in Italia non c’è la fanno ad evolversi mentalmente, sono rimasti fermi al medioevo, ahahah…

Ti piace la situazione artistica internazionale?
Direi di sì, molto di più di quella italiana, è molto più libera e con meno paletti.

Prepararsi, posare, creare… Da quando tempo sei in attività?
Da circa 10 anni.

Sei soddisfatta della risposta del pubblico ai tuoi scatti?
Si, sono soddisfatta, noto con piacere che vengo apprezzata, sia dal pubblico che dai fotografi, fa’ piacere quando ciò che fai viene apprezzato, ti da’ motivazione per andare avanti.

Il tuo percorso artistico è interessante… Hai qualche aneddoto particolarmente significativo?
Diciamo che i momenti di divertimento sono stati molti, ho viaggiato molto negli anni precedenti e tra i diversi viaggi, quello che mi ricordo di più è stato quello che ho fatto all’isola di Panarea. Mi ricordo che per arrivarci avevamo preso un jet privato e poi l’elicottero, non lo avevo mai preso, è stata una bellissima avventura che mi è rimasta impressa. Anche la settimana di scatti fatta in Olanda è stata bellissima, vedere posti nuovi è sempre emozionante. Un altro aneddoto interessante è stato quello di aver posato per il video musicale di Vasco Rossi, perché so’ che le sue migliaia di fans si strapperebbero i capelli pur di posare nel suo video, quindi mi sento molto fortunata.

Progetti futuri? Impegni ambiziosi?
Progetti particolari attualmente no, se non quello di continuare a posare e fare lavori sempre più importanti e di qualità.

Vuoi ringraziare qualcuno?
Ci sono delle persone che vorrei ringraziare ma preferisco non fare nomi, tanto loro lo sanno, sono quelle poche persone che mi conoscono bene, molto bene, che hanno sempre creduto in me, che mi hanno sempre sostenuta e seguita, anche nei momenti meno belli, in cui magari avevo smesso di crederci o avevo mollato. Sono loro che ti danno la forza per andare avanti.

 
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