Tutto peggiora, sino all’annientamento dei due, con la morte di Arnaldo Mussolini. A Benito Albino viene mutato il cognome in Bernardi, per adozione da parte di un personaggio compiacente che trae vantaggio da questo servizio reso al Duce, è trasferito in un istituto di poco conto, dove la retta è minima. Per farla breve, mentre Ida Dalser vive una dura prigionia manicomiale, senza poter vedere il figlio e sapere nulla di lui, questi giunto all’età dell’arruolamento in marina, viene trasferito su una nave da guerra dislocata in un porto cinese. Di là sarà presto rimpatriato, fattogli credere che la madre sia morta. Anche lui verrà rinchiuso in manicomio (sistema in ogni dittatura per neutralizzare ed eliminare avversari e personaggi scomodi). Ida Dalser muore nella casa per pazzi di San Clemente a Venezia nel ’37 per una emorragia celebrale, Benito Albino si spegne, in altro manicomio, secondo la diagnosi per deperimento fisico,
Grazie, non lo sapevo. Questa storia è molto triste, bisognerebbe impedire che accadano certi eventi…