Ida Dalser ritornata a Trento, sua città natale, vive poveramente, della carità dei suoi parenti. Mussolini le invia ogni tanto un misero assegno. Lei teme soprattutto per l’avvenire del figlio. Non si capacita che lui, dal 31 ottobre 1922, Capo del Governo non voglia neppure vederlo. Mussolini si serve della polizia per evitare gli incontri. Provvede a versarle cifre irrisorie, attraverso il fratello Arnaldo diventato direttore de “il Popolo d’ Italia” e amministratore del partito fascista. È nel 1926 che il suo atteggiamento diventa particolarmente disumano. Con un pretesto -la donna ha voluto avvicinare un ministro in visita a Trento, per parlargli del suo disagio e sconforto-, la polizia, eseguendo ordini da Roma, l’arresta e la introduce nel manicomio di Pergine Valsugana.
Grazie, non lo sapevo. Questa storia è molto triste, bisognerebbe impedire che accadano certi eventi…