Cosa accadde quando Amato impose la patrimoniale
Tra il 9 e il 10 luglio 1992 il governo stabilì il prelievo forzoso dai conti corrente e una cura da cavallo per salvare la lira. Un incubo che sta tornando.
Uno spettro si aggira per l’Italia. È quello della patrimoniale. Se la situazione dovesse precipitare, se l’impalcatura della manovra giallo-verde non dovesse reggere all’urto degli investitori, c’è il rischio – nonostante le ripetute smentite di Luigi Di Maio – che ancora una volta sarà il patrimonio privato degli italiani a fungere da garanzia d’ultima istanza di fronte ai nostri creditori. Ed è subito 1992, perché la memoria corre inevitabilmente a quella notte di 26 anni fa, tra il 9 e il 10 luglio.
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