Erano anche gli anni di Tangentopoli e della dissoluzione del Pentapartito che aveva causato un pericoloso vuoto politico. Proprio dalle ceneri della Prima Repubblica, il 28 giugno del 1992, era nato il governo Amato I, destinato a restare in carica appena 10 mesi. Il nostro Paese si trovava nel pieno di uno dei periodi più turbolenti dal Dopoguerra e ciò si riverberava sulla salute della sua moneta, la lira, presa di mira dagli speculatori a tal punto da rischiare di scivolare fuori dai parametri del Sistema monetario europeo (Sme) che ci vincolavano al mantenimento di una parità di cambio prefissata. Qui riprendono alcune somiglianze con il presente. Oggi come allora il mantra del governo era ridurre il debito, che nel ’92 aveva sfondato la soglia psicologica e critica del 100% nel rapporto col Pil (non accadeva dal ’42).
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