Il prelievo forzoso del 6‰ sui depositi fu reso retroattivo al 9 luglio (il testo era dell’11) per evitare fughe di capitali (era il periodo degli spalloni che si recavano in Svizzera con valigie zeppe di contante). Il secondo intervento fu l’Isi, acronimo di imposta straordinaria immobiliare che dal 1993 perse il carattere di straordinarietà per essere chiamata Ici, ed era del 2‰ sui valori catastali di fabbricati residenziali, del 3‰ per le seconde case. A settembre l’esecutivo tassò i beni di lusso e il patrimonio netto delle società con aliquota pari al 7,5‰. Imposta che sarà poi sostituita dall’Irap.
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