Dunque il Graal cade nell’oscurità della materia, e per questo gli alchimisti invitavano a visitare le viscere della terra per ricercare la pietra nascosta, il Vitriol. La discesa nel sottosuolo di Dante o di Enea, mostrano la necessità di questo viaggio immaginale per riconoscere e assimilare gli stati subumani o infernali, prima di risalire all’empireo, verso quelli superumani. La caduta di Lucifero è anche quella dell’umanità stessa dopo la cacciata dal paradiso terrestre. Privata dello smeraldo o terzo occhio che dà la visione dell’eternità, dovrà riacquistarla alla fine dei tempi, quando la pietra tornerà sulla fronte dell’angelo con la corona. Artù aveva dimostrato il suo diritto al regno estraendo la magica spada Excalibur dalla roccia in cui era fissata. Egli sarà poi unto con l’olio sacro di Giuseppe d’Arimatea, il portatore del Graal, così come il padre Uther Pendragon ed i predecessori. In altra versione, è la Dama del Lago, il cui braccio emerge dalle acque, a porgere la spada al futuro re. In seguito, mentre Artù viaggia per ampliare il regno, il nipote Mordred usurpa il trono e sequestra la regina Ginevra. Ne segue una guerra in cui il l’usurpatore viene ucciso, ed Artù è ferito da una lancia o da una spada fiammeggiante.