Festeggiava i 18 anni con gli amici: è grave.
«Siamo arrivati a Roma per festeggiare Mattia e i suoi 18 anni. Veniamo da tutta Italia e ci siamo conosciuti mese fa durante una vacanza a New York». Si disperano gli amici del ragazzo caduto, all?alba di ieri, dalla balaustra davanti al Colosseo che cercava di scavalcare come avevano fatto gli altri giovani della sua comitiva. Un gioco spericolato, per farsi un selfie, al termine di una nottata passata in qualche locale del centro a fare baldoria e poi alle Terme di Caracalla. Mattia Martinello, maggiorenne da poche ore, è precipitato nel dirupo di circa cinque metri che costeggia il tratto di marciapiede fra piazza del Colosseo e via Celio Vibenna. L?impatto con il selciato, composto soprattutto da pietroni antichi, è stato devastante: il diciottenne, originario di Mestrino, piccolo centro in provincia di Padova, è rimasto gravemente ferito alla testa e al volto, oltre ad aver riportato gravi lesioni al torace. Ora è in terapia intensiva, in coma farmacologico, all?ospedale San Giovanni. Per i medici è in pericolo di vita. Sull?incidente, perché di questo si tratta secondo i carabinieri della compagnia Piazza Dante, è stata aperta un?indagine. Si escludono altre ipotesi, come quella di una spinta, anche accidentale. Gli amici di Mattia, in tutto una decina, sono stati ascoltati dagli investigatori dell?Arma che hanno ricostruito non solo come il diciottenne è caduto ma anche cosa il gruppo di giovani aveva fatto prima di andare al Colosseo. «Siamo stati un po? in giro lì intorno, poi abbiamo deciso di avvicinarci per fare una foto sotto al monumento – spiegano i ragazzi -, ma invece che seguire il marciapiede abbiamo pensato di scavalcare la ringhiera. Mattia non era il primo della fila, altri avevano già raggiunto lo spiazzo sotto alla strada scivolando lungo la scarpata, ma è successo qualcosa e invece lui è caduto». I carabinieri non escludono che il diciottenne possa aver perso l?equilibrio anche perché non completamente sobrio. Durante la serata, infatti, la comitiva aveva festeggiato l?arrivo del suo compleanno bevendo alcolici. Ma non ci sono indagati, ed è difficile che ci saranno. «Adesso quello che ci interessa è soltanto stare vicini a Mattia, dobbiamo pensare solo a lui, deve guarire», spiegano sconvolti i genitori del diciottenne, Giorgio e Orietta, che si sono precipitati a Roma dal Veneto dopo essere stati avvisati dagli amici del figlio e dai carabinieri. Per il loro ragazzo, secondo i medici, saranno decisive le prossime ore.