Dure le accuse dell’Onu: la chiesa ha protetto i preti pedofili

Lungo tutto il corso dei Vangeli, si può notare una condanna, anche piuttosto spigolosa, di Gesù verso chi fa del male a dei bambini.
Tale condanna è sintetizzata in queste parole: ”Chi invece scandalizza anche uno solo di questo piccoli che credono in me, sarebbe meglio per lui che gli fosse appesa al collo una macina girata da un asino e fosse gettato negli abissi del mare.”
Con queste parole il profeta del futuro cristianesimo invitava a proteggere i bambini da qualsiasi male e a punire con decisione chiunque si fosse reso colpevole di crimini nei confronti dell’infanzia.
La chiesa, tuttavia, molto spesso non ha ottemperato a questo obbligo morale, perseguito con tanta decisione dal suo fondatore, oltre che civile, preferendo la protezione dei suoi membri alla difesa dei fanciulli nelle sue congregazioni.
Infatti, le alte sfere ecclesiastiche si sono limitate a spostare di parrocchia in parrocchia i preti colpevoli di abusi, permettendo molto spesso che tale, nefanda pratica continuasse.
In tanti altri casi, invece, hanno cercato di costringere le vittime al silenzio, affinché l’immagine dell’istituzione non ne uscisse compromessa (il “sopire troncare, troncare sopire” di manzoniana memoria)
E ora di questo l’ONU, in un rapporto del suo comitato per i diritti dell’infanzia, accusa la chiesa: di non avere adottato misure adeguate per proteggere i bambini e di non avere riconosciuto la portata dei crimini commessi dai prelati contro l’infanzia.
Affinché questo stato di cose termini, l’ONU chiede che “vengano immediatamente rimossi e consegnati alle autorità civili tutti i prelati che siano coinvolti in abusi su minori o sospettati di esserlo” e che, quindi, il Vaticano termini le sue politiche omertose, che portano alla sostanziale impunità degli autori di tali atti.
Si chiede inoltre che il Vaticano rompa il silenzio, costruito per difendere ad oltranza l’immagine di “Santa Madre Chiesa”, anche con le lacrime e la sofferenza di tanti bambini, sacrificati, come agnelli inermi, al finto decoro dell’organizzazione ecclesiastica…