Ci sono molti casi che possono portare una donna ad abortire.
La donna può essere vittima di stupro e aborrire il (futuro) figlio che cresce dentro di lei, perché le ricorda un momento doloroso della sua esistenza.
Il bambino può risultare portatore di malattie e lei pensa di non riuscire a crescerlo (o non vuole farlo soffrire).
Lei è malata e la gravidanza le pregiudica cure importanti (la scelta di Gianna Beretta Molla è ammirevole, ma questo non deve fare sentire le madri che abortiscono per questa ragione come delle snaturate)
E anche nel caso di rapporto consensuale, le variabili possono essere tante:
ci sono i ragazzini responsabili che, pur conoscendo la teoria delle precauzioni, sbagliano (va punito così un errore?)
i contraccettivi possono anche fallire (può spostarsi la spirale, il preservativo si rompe, la pillola può anche andare in contrasto con degli antibiotici)
una donna di una certa età può pensare di essere “fuori tempo massimo” e invece può restare incinta (donne che restano incinte naturalmente ad una età matura ci sono)
Ma ci sono anche i ragazzini che fanno sesso n maniera irresponsabile e, come risultato, ecco la gravidanza e i problemi, se lei non vuole tenere il bambino.
Sareste favorevoli, se lei vuole abortire, a fare questo intervento senza alcuna anestesia affinché lei ricordi il dolore e stia più attenta in una occasione futura?
Assolutamente no, anche perchè il Codice di deontologia medica non prevede che il medico si occupi di “punizioni” nei confornti del pazienti; al contrario il suo dovere è “il sollievo della sofferenza nel rispetto della libertà e della dignità della persona umana”.
Emm, sarei proprio curioso di saperne di più su chi consiglia di operare senza anestesia. Mi ricorda il medioevo:)