Tali bambini sono i figli di relazioni considerate illegittime, ospitati nel convento tra il 1925 e il 1961 assieme alle loro madri, colpevoli di non essere sposate, e la causa della loro morte è riconducibile a malattie e malnutrizione.
Secondo una ispezione, effettuata negli anni 40, i bambini erano affetti da evidenti segni di denutrizione e, a causa di questo, in soli tre anni (1943-1946) ne sarebbero morti 300.
A parere del Daily Mail, questi bimbi sono morti nel più totale abbandono, perché colpevoli di offendere la morale bigotta della popolazione, e i loro corpi emaciati sono stati gettati in una fossa di cemento, indegni di una sepoltura cristiana per una colpa che non si può attribuire certo a loro (e che la scrivente non attribuirebbe mai loro, sia ben chiaro), ma che la benpensante e onorevole comunità irlandese addossava anche a loro ansiosa di liberarsi di quelli che erano ritenuti “i frutti del peccato”.
Lo scavo del sito potrebbe cominciare a breve, dopo che il familiare di uno dei bimbi sepolti lo ha denunciato come persona scomparsa e le autorità di Dublino stanno valutando l’ipotesi di aprire un’inchiesta.
La chiesa cattolica vorrebbe erigere un monumento a ricordo di quei bambini, ma basterà a fare ammenda di una colpevole trascuratezza creata non da una colpa effettiva, ma da un substrato culturale ammantato di moralità, ma incapace di compassione e pietà?
Brava Zahira, bell’articolo. Proprio l’altro giorno ne stavo parlando con una amica: Agghiacciante! Continua così;)
Ti ringrazio Luca. Cioè a me la cosa che fa schifo è l’ipocrisia di ecclesiastici che parlano di bene, ma sanno scaricare colpe (?) su bambini innocenti.
Sono realmente in poche le persone che sanno ammettere le proprie colpe senza giri di parole, ipocrisia o sincerità. Bisogna sempre fare il buon cittadino e avvisare chi di dovere appena si notano queste terribili scoperte agghiaccianti.