I dipinti trovati nei palazzi di Cnosso ci tramandano l’idea di una civiltà minoica potente e pacifica, protetta da qualsiasi tipo di tempesta esterna dalla sua condizione di isola.
Tuttavia, una scoperta fatta di recente sull’isola smentirebbe tale visione idilliaca e potrebbe dare al mito del Minotauro una veridicità storica ulteriore.
Su un sito della collina di Castelli, nell’area della città di Chania (o Canea), città di Creta fatta edificare nel 1252, ai tempi del governo della repubblica di Venezia per volere del Doge Marino Morosini, sono stati effettuati degli scavi che hanno portato alla luce numerose tombe, vasi di ceramica di varie epoche, frammenti di un vaso con una scritta in probabile lineare B, statuette di epoca romana, resti di mosaici di varie epoche, ossa di animali e ossa umane.
Il resto che ha attirato l’attenzione degli archeologi è il cranio di una giovane donna, ritrovato nell’angolo di un cortile esterno, probabilmente datato attorno al 1280 a.C., che, secondo l’archeologa Maria Andreadakis Vlazakis, direttrice delle Antichità e del Patrimonio Culturale del Ministero della Cultura ellenico, che dirige gli scavi, presenterebbe, nei punti di sutura, i segni di un colpo forte inferto sulla fronte.
Secondo la studiosa questi reperenti dimostrano la presenza, durante l’età neolitica, di un grande insediamento nell’area di quella che sarebbe diventata la città di Cidonia.
A proposito del ritrovamento del cranio umano, la studiosa non azzarda ancora a trarre delle conclusioni perché è consapevole che un esame superficiale potrebbe essere fuorviante, tuttavia, al Congresso internazionale di archeologia di Milano, nel prossimo ottobre, lei presenterà i risultati degli studi.
Gli scavi, effettuati in collaborazione con gli Istituto Archeologico svedese e danese, proseguono dal 2005 e i reperti più significativi sono emersi nel 2012.
La dottoressa, con grande senso critico, evidentemente consapevole di una immagine stereotipata e idilliaca della cultura greca presente presso il grande pubblico, ha ricordato che la mitologia greca è piena di racconti di sacrifici di vergini (e non solo) utili a placare divinità iraconde o evitare grandi sciagure.
Per i cretesi quindi si prospetta lo stesso destino dei Maya nell’immaginario collettivo, quando furono trovate prove della pratica dei sacrifici umani? Source: ansa
Questo è un grande articolo, brava. Finalmente qualcuno mi dimostrerà la tesi definitiva sul Minotauro e sul suo labirinto! :)