Si consigliava una visita specialistica di malattie dermo-sifilopatiche. Cosa che fu fatta perché nei rapporti successivi di prefettura e questura veniva riportata la infermità del bambino dovuta a sifilide organica ereditaria. Il piccolo compendiava «tutto lo squilibrio mentale della genitrice» che veniva descritta come «squilibrata con carattere neuropatico». La donna avanzava le sue pretese – soprattutto richieste di danaro, aumento straordinario del sussidio, cosa che le fu anche concessa – con violenza, minacciando nel novembre del 1918 il suicidio. Le date in questo caso sono importanti perché nel 1918 Mussolini non era il potente capo del governo e del fascismo e non poteva di certo intervenire in perizie mediche e in relazioni prefettizie e di polizia.
This post was created with our nice and easy submission form. Create your post!