Nella mitologia norrena una Valchiria (norreno: valkyrja, al plurale: valkyrjur) è una divinità femminile minore che serve Odino.
Storia
Nell’arte moderna le valchirie sono dipinte come graziose ragazze armate sopra cavalli alati, con elmo e lancia, tuttavia nell’inglese antico “valkyrie horse” era un sinonimo di lupo. Piuttosto che i cavalli alati, le loro cavalcature erano i branchi di lupi che frequentavano i cadaveri dei guerrieri morti in battaglia.
Dal momento che il lupo era la cavalcatura della valchiria, la valchiria stessa appariva simile ad un corvo e volava sopra i campi di battaglia per scegliere i corpi. Così, i branchi di lupi e i corvi che spazzavano un campo dopo una battaglia potevano essere stati visti come mezzo per la scelta degli eroi.
Infatti lo scopo delle valchirie era quello di scegliere i più eroici tra i caduti e portarli nel Valhalla, dove diventavano einherjar. Questo era necessario perché Odino aveva bisogno di guerrieri valorosi che combattessero dalla sua parte alla fine del mondo, durante i Ragnarök.
Le valchirie sono così citate al verso 30 della Völuspá:
(NON)
«Sá hon valkyriur
vítt of komnar,
görvar at ríða
til Goðþióðar.
Skuld helt skildi,
en Skögul önnur,
Gunnr, Hildr, Göndul
ok Geirskögul;
nú eru talðar
nönnur Herians,
görvar at ríða
grund valkyriur.»
(IT)
«Vide, lei, le Valchirie
venire da lontano,
pronte a cavalcare
verso il popolo dei Goti.
Skuld teneva lo scudo,
seconda era Skögul,
Gunnr, Hildr, Göndul
e Geirskögul.
Ora ho elencato
le fanciulle di Heriann,
pronte a cavalcare
la terra, le Valchirie.»
(Edda poetica – Völuspá – Profezia della Veggente)
Le valchirie maggiori
Molte valchirie appaiono con caratteri principali in alcuni miti:
Brunilde
Hervör
Hildr
Hlaðguðr svanhvít
Sigrdrífa
Sigrún
Sváva
Þrúð (presunta figlia di Thor)
Hnos (Hnoss) figlia di Freia, nel poema Gylfaginning, la si definisce la “più bella”, tale che il suo nome significa gioiello.
Altre Valchirie sono quelle del ciclo di Richard Wagner Der Ring des Nibelungen, citate nella prima giornata Die Walküre:
Silvia
Siegrune
Rossweisse
Helmwige
Schwertleite
Grimgerde
Gerhilde
Ortlinde
Waltraute
Sono in totale nove, figlie di Wotan (Odino) ed Erda (figura creata da Wagner sulla base della Gea greca). Tra queste, la più importante è Brünnhilde, che incarna la volontà stessa del padre e che, compiendo questa, viene punita per aver disubbidito ad un ordine impostole controvoglia da Wotan. Addormentata, verrà svegliata da Siegfried nell’omonima giornata, per poi diventare essenziale nello svolgimento dell’ultima giornata, Götterdämmerung.