Sumata (素股 letteralmente: “inguine nudo”) è un termine giapponese che indica un atto sessuale senza penetrazione tipico dei bordelli giapponesi.
Il sumata è una forma di stimolazione sessuale eseguita da donne sui clienti maschi massaggiandone il pene con le mani, cosce o grandi labbra[1]. Lo scopo è stimolarne l’eiaculazione senza penetrazione vaginale. Questa attività è nata per eludere la legge anti prostituzione (売春防止法 Baishun Bōshi Hō) del 1956[2], che proibisce rapporti sessuali a pagamento.
L’aumento di popolarità in Giappone di questi locali è simile a quella dei bordelli in stile occidentale e agli strip-club che offrono servizi di lap-dancing senza rapporti sessuali completi.
Note
1.^ Constantine, Peter. Japan’s Sex Trade: A Journey Through Japan’s Erotic Subcultures. Tokyo: Yenbooks, 1993.
2.^ Ministry of Justice (Hōmushō), Materials Concerning Prostitution and Its Control in Japan. Tokyo: Ministry of Justice, 1957, p. 32. OCLC no. 19432229. Cited in Sanders, Holly. “Indentured Servitude and the Abolition of Prostitution in Postwar Japan”. Cambridge, Mass.: Program on U.S.-Japan Relations, Harvard University, 2006.