Con il termine settima arte convenzionalmente si definisce il cinema o arte cinematografica. Questo perché, secondo la convenzione, le arti vengono indicate in questo ordine:
1) Architettura (arte primitiva per antonomasia, ossia l’arte dell’uomo di costruirsi un riparo).
2) Musica (arte primigenia, all’inizio solo composta di voce e percussioni).
3) Pittura (declinazione dell’Architettura).
4 )Scultura (declinazione dell’Architettura).
5) Poesia (declinazione della Musica).
6) Danza (declinazione della Musica).
7) Teatro in origine e conseguentemente Cinema (concilia parzialmente tutte le altre).
8) Fotografia (declinazione della Pittura).
9) Fumetto (combinazione di Scrittura e Pittura).
10) Radio (declinazione della Musica).
11) Televisione (declinazione del Teatro e del Cinema, concilia tutte le altre arti).
Il cinema è un’arte performativa dello spettacolo basata sull’illusione ottica di un’immagine in movimento. In italiano viene comunemente soprannominata anche la “settima arte”, secondo la definizione coniata dal critico Ricciotto Canudo nel 1921[1], quando pubblicò il manifesto La nascita della settima arte (anche se una prima volta, esattamente dieci anni prima, nel 1911, l’aveva considerata come la “sesta arte”) in cui previde che il cinema avrebbe unito in sintesi l’estensione dello spazio e la dimensione del tempo: le arti plastiche con la musica e la danza, configurandosi come “nuovo mezzo di espressione”, “officina delle immagini” e “scrittura di luce”. Però le Muse, divinità associate alle arti e alle scienze e inserite nel grande concetto di Arte come il “Tutto”, cioè la conoscenza del divino, sono un totale di nove, quindi il cinema sarebbe in realtà la decima arte, mentre le arti figurative (pittura, scultura, disegno, ma anche la fotografia), non presenti nella catalogazione greca, si inserirebbero all’undicesimo posto. Naturalmente, tutto questo senza tenere in considerazione la cronologia, ma la vicinanza maggiore alle arti classiche: ad esempio, il cinema è l’arte più vicina a quelle scelte dai greci; deriva, infatti, dalla comicità e dalla tragedia, cioè dal teatro. Fin dalle origini, il cinema ha abbracciato l’economia narrativa, diventando la forma più diffusa e seguita di racconto. Si parla a riguardo anche di Storytelling audiovisivo.