Inoltre, insieme a Iside, Nefti e Neith, aveva il compito di proteggere uno dei vasi canopi: quello dalla testa di falco, dedicato a Qebeshenuf, che conteneva gli intestini[4]. Amuleti di Selkis potevano essere inseriti fra le bende della mummia per proteggere il corpo dai pericoli dell’aldilà così come da quelli terreni[14]. In aggiunta, Selkis era adorata come dea fertilità, in quanto patrona delle lontanissime sorgenti del Nilo[15]. Possedeva inoltre poteri taumaturgici, esercitati tramite maghi e incantatori denominati incantatori di Selkis[4], Gli appartenenti alla sua classe sacerdotali erano invece tutti medici[1]: mentre, per esempio, i sacerdoti di Sekhmet erano specializzati nella frattura delle ossa[16], quelli di Selkis curavano le persone punte da animali velenosi o in generale avvelenate[1].
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