Esistono diverse storie riguardanti il mondo videoludico, tra queste la maggior parte è dedicata alla saga dei Pokémon. Costruite divinamente, lasciano a dovere il dubbio sulla loro reale esistenza o meno: tra tutte, solo due sono riuscite a colpire maggior parte dei lettori di pasta al mondo. Qui vi lascio la prima. Direi di essere devastato dopo un’ora di traduzione, quindi godetevi al meglio Pokémon CreepyBlack. Consiglio di leggerlo fino alla fine.
Ghostpokemon
“Spettro”
Il pokémon era a livello 1. Lo sprite di gioco era quello di uno dei fantasmi nella Torre Pokémon quando non hai ancora ottenuto la Spettrosonda. Aveva un solo attacco – “Maledizione” – So che esiste già un attacco chiamato Maledizione, ma quest’ultimo ancora non esisteva nella prima generazione di Pokémon, quindi era evidente che la cartuccia fosse stata hackerata. I Pokémon avversari erano impossibilitati ad attaccare Spettro – semplicemente, diceva che il Pokémon avversario era troppo impaurito per attaccare. Quando “Maledizione” veniva usata in battaglia, lo schermo di gioco diveniva nero.
In quello stesso istante si poteva udire il verso del Pokémon avversario, però sembrava distorto, come se suonato con un pitch molto basso.
La schermata di battaglia così si riapriva, col pokémon nemico sparito nel nulla. Se usato in battaglia contro un allenatore, sulla barra delle Pokéballs avversarie in alto a sinistra, una delle sfere spariva assieme al pokémon nemico.
Tutto ciò implicava che il Pokémon era morto.
Quel che è più strano è che dopo aver sconfitto un allenatore ed aver letto la scritta “Rosso riceve $200!” il pannello dei comandi di battaglia compariva nuovamente.
Se sceglievi “Fuga”, la battaglia terminava come di consueto.
Potevi anche selezionare Maledizione. Se facevi ciò, una volta tornati alla mappa di gioco, lo sprite dell’allenatore sconfitto era sparito.
Se si lasciava l’area e poi ci si tornava, il punto in cui prima c’era l’allenatore era ora rimpiazzato da una lapide, una di quelle che si trovano nella torre Pokémon di Lavandonia.
La mossa “Maledizione” non poteva essere utilizzata in tutte le occasioni. Ad esempio, falliva contro altri Pokémon SPETTRO. Falliva anche quando la usavi su allenatori che avresti rincontrato più avanti, come Giovanni o il rivale. In alternativa, la tecnica poteva essere utilizzata nella sfida finale con uno di essi.
Realizzai che lo scopo del gioco era questo, ovvero la possibilità di giocare con l’incatturabile SPETTRO delle vecchie versioni Rosso e Blu. E poiché Maledizione rendeva il gioco davvero facile, la usai praticamente per l’intera avventura.
Però il gioco cambiò, dopo aver sconfitto i Superquattro.
Dopo aver visualizzato la Sala d’Onore, che comprendeva solo Spettro e qualche altro Pokémon di basso livello, lo schermo divenne nero.
Apparve una finestra di dialogo con su scritto
“Molti anni dopo…”
La schermata si riaprì dentro la Torre pokémon di Lavandonia. In piedi di fronte ad alcune lapidi c’era un anziano.
Subito potevi realizzare che quel vecchietto era il tuo personaggio.
La vecchia figura si muoveva lentamente rispetto alla normale velocità di camminata. Non avevi più alcun pokémon con te, neanche Spettro, che fino a poco prima era impossibile rimuovere dal Team.
Il mondo del gioco era completamente vuoto: non c’era neanche un personaggio. Comunque, c’erano ancora le lapidi degli allenatori su cui avevo usato Maledizione. Solo camminando e vedendole, realizzai quante lapidi c’erano – quanti allenatori avevo Maledetto.
Si poteva comunque andare dove volevi, fatta eccezione per le zone raggiungibili solo con le MN. Ed ovunque andavi, qualsiasi città visitassi, la musica in sottofondo rimaneva sempre quella di Lavandonia, in un ciclo infinito.
Dopo aver girato quasi tutte le zone del gioco, mi accorsi che l’alberello che bloccava la via per la Grotta Diglett non era presente. Questo ti permetteva di tornare a Biancavilla.
Entrando nella tua casa e piazzandoti nel punto preciso in cui cominci il gioco, lo schermo sarebbe divenuto nuovamente nero.
Poi sarebbe apparso uno sprite di Caterpie…
Rimpiazzato poi da quello di Ponyta…
…e poi da quello di Pidgey.
Realizzai ben presto, durante il continuo comparire di ogni Pokémon, che quelle erano tutte le creature su cui avevo usato Maledizione.
Dopo che il team del mio rivale aveva finito di comparire, apparve un Bullo…
…poi un giocatore d’azzardo…
…poi il mio rivale.
Loro, e tanti altri ancora, erano gli allenatori che avevo Maledetto.
Durante questa sequenza la musica di Lavandonia era ancora udibile, ma lentamente le note rallentavano facendosi più cupe. Al momento in cui il tuo rivale compariva sullo schermo, il tema musicale era ormai ridotto ad una marcia demoniaca.
Un’altra schermata nera.
Pochi secondi dopo, una schermata di battaglia comparve.
Lo sprite dell’allenatore era ora quello di un vecchio signore, lo stesso che ti insegna a catturare pokémon a Smeraldopoli.
Il nemico da affrontare era Spettro, che comparve con la frase “SPETTRO vuole combattere!”
Ero impossibilitato ad usare oggetti, e ormai non avevo più alcun Pokémon. Se provavi a scappare, non potevi.
L’unica opzione era “LOTTA.”
Se si premeva lotta, immediatamente il tuo personaggio avrebbe usato Scontro, incapace di ferire Spettro ma abbassando di poco i tuoi HP.
Quand’era il turno di Spettro, semplicemente diceva “…”
Poi, una volta che i tuoi HP erano ormai ridotti ad una manciata, Spettro avrebbe finalmente usato Maledizione.
Lo schermo divenne nero un’ultima volta. Indipendentemente dal bottone che avresti premuto, la schermata nera non accennava ad andarsene. Arrivato a questo punto, l’unica cosa che potevi fare era spegnere il gameboy.
Quando riaccendevi la piccola console, l’unica opzione selezionabile era “Nuovo Gioco”. La cartuccia aveva eliminato il precedente File.
Ho rigiocato la cartuccia più e più volte, ed ogni volta il gioco terminava con quella sequenza. A volte ho anche evitato di usare Spettro, nonostante fosse impossibile rimuoverlo dalla squadra. In quel caso, non mi avrebbe mostrato la sequenza dei pokémon maledetti ma sarei stato catapultato all’agghiacciante “battaglia con Spettro”.
Non riesco a capire il significato di questa hack, né il perché il creatore l’abbia realizzata. Non è stata neanche commercializzata più di tanto, quindi non era a scopo di lucro. Per essere un gioco “farlocco”, era davvero ben fatto.
Sembrava voler lasciare un messaggio; credo di essere l’unico ad averlo recepito.
Non sono completamente sicuro di cosa significasse…
L’inevitabilità della morte?
il nonsenso di quest’ultima?
Probabilmente cercava solo di inserire morbosamente morte e tenebre in un gioco per bambini.
C’è una cosa davvero bella, del mondo Pokémon. I pokémon sono armi, ma al contempo degli amici.
Combattono fino alla morte, ma non muoiono mai.
Rimangono sempre in tua attesa al centro pokémon, guariti e pronti per una nuova avventura.
Un po’ come Nintendogs: i cuccioli non crescono mai, rimanendo piccoli, giocosi, innocenti.
Ti preoccupi per loro, giochi con loro. Ma loro non dovranno mai combattere con quella cosa che tutti noi dovremo affrontare:
Invecchiare.
La maledizione della nostra mortalità.
Forse questa hack è solo uno scherzo per spaventare i bambini. Ma i bimbi si chiedono mai cose come “i Pokémon possono morire?”
Potrebbero, dopo aver giocato la cartuccia.
Forse questo era l’obiettivo – far riflettere il giocatore. “Cosa succede ai Pokémon quando muoiono?”
E probabilmente, questa è tra tutte la cosa più spaventosa. Perché ciò significa che la maledizione dello Spettro esiste veramente.
E se siamo maledetti…
Cosa ne sarà di noi, quando moriremo?
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