Luciola Laporte, 1833 è un genere di minuscoli insetti coleotteri, appartenenti alla famiglia Lampyridae, noti come lucciole. Annovera tre specie in Europa, di cui due sono presenti anche in Italia.
Descrizione
A differenza dell’altro genere presente in Italia, Lampyris, le lucciole del genere Luciola non hanno un elevato dimorfismo sessuale, ma si possono comunque riconoscere facilmente. I maschi sono alati, con un corpo lungo e snello, e possono essere lunghi più di un centimetro. Possono volare a circa un metro da terra o di posarsi su steli. Le femmine, più rare, sono anch’esse alate, ma il corpo è più tozzo e corto e si trovano frequentemente a terra, forse sono appena nascoste dall’erba. Il pronoto, in entrambi i sessi, non ricopre totalmente il capo e può presentare una macchia rossiccia centrale. Le elitre sono marrone scuro e ricoprono tutto il corpo. Ventralmente si può osservare la parte terminale dell’addome di colore bianco, dove avviene la produzione della luce.
La luce
La luce emessa è dovuta all’ossidazione del substrato fotogeno luciferina ad ossiluciferina, che avviene in presenza di ossigeno grazie alla catalisi operata dall’enzima luciferasi. È una luce fredda, la cui lunghezza d’onda oscilla fra i 500 ed i 650 nm. L’intensità invece varia a seconda della specie (ne esistono circa 2000). L’emissione luminosa è una funzione che si manifesta nella fase di corteggiamento precedente all’accoppiamento.
Sistematica
Luciola italica (Linnaeus, 1767) (Italia, Balcani occidentali)
Luciola lusitanica (Charpentier, 1825) (Portogallo, Spagna, Francia, Italia, Balcani, Russia meridionale)
Luciola novaki (Müller, 1946) (Balcani occidentali)
Terminologia nei paesi anglosassoni
Il genere Luciola non è conosciuto nei paesi di lingua anglosassone, che perciò indicano col termine di Lightningsbug, Firefly o Lichtkäfer Lampyris noctiluca o Lamprohiza splendidula. Queste parole, tradotte spesso in italiano con il termine di “lucciola” si riferiscono in realtà ad insetti abbastanza differenti.