News.dracia.com è orgogliosa di presentare l’intervista a Arianna Leoni. Buona lettura:
Ho iniziato a fare ceramica 11 anni fa nel mio paese (Luras) dove tutt’oggi vivo e lavoro. Mi ha sempre affascinata l’utilizzo del tornio e la creazione di forme pure e lineari, così ho deciso di fare un corso che mi ha permesso poi di sviluppare delle idee che maturavo da tempo. È stato molto divertente ma anche molto impegnativo perché essere una ceramista tornista donna non è molto facile ma son sodisfatta di averci messo tutto l’impegno possibile per trasformare una passione in un vero e proprio lavoro.
Chi ha deciso il genere?
Le mie linee sono frutto della mia creatività. La flora e la fauna della mia terra sono una nobile fonte di ispirazione, che mi hanno permesso di concettualizzare forme (ricci di mare, pesci, cipree, muflone sardo, etc.) tutte con un filo conduttore: la Sardegna.
Qual è il tuo background?
Il mio background è essenzialmente tutto ciò che mi circonda: il mare, i colori e l’entroterra.
Con il tuo genere a cosa ti avvicini maggiormente?
Il mio è un genere minimal. Un genere che racchiude forme articolate dal punto di vista tecnico ma semplici nelle linee. Sono adattabili in diversi contesti di arredamento che ispirano in quest’epoca un idealismo concettuale.
Ti ispiri a qualche artista famoso?
In generale non mi ispiro a nessun artista in particolare. Tutti i più grandi sono fonte di ispirazione.
Oltre a questo, sai/fai altro?
La mia professione è quella di ceramista ma realizzo anche restauri e a volte mi piace associare diverse tecniche pittoriche con l’arte della ceramica.
Puoi spiegare cosa significa per te essere imprenditrice?
La mia formazione è abbastanza particolare. Il mio essere imprenditrice nasce da una laurea in scienze dell’Amministrazione e gestione delle risorse umane, che mi ha permesso dopo anni di studio di aprire un mia ditta individuale. L’essere artista invece è frutto non solo di corsi ma tutto ha avuto origine dall’aria artistica che ho sempre respirato fin da piccola essendo figlia di due maestri d’arte e pittori. Poi dedizione, studio e creatività hanno fatto si che tutto si incastrasse perfettamente fino ad arrivare a creare il mio laboratorio “Leoniarte”.
Che rapporto c’è tra te e i pennelli?
I pennelli sono uno strumento per me finale. Mi permettono a volte di dare vita a delle forme che apparentemente sembrano piatte ed insignificanti.
Come definiresti le tue opere?
Le mie opere sono frutto di pensieri immaginazione e studio. Sono opere concettuali rese reali ma che compongono il mio animo.
Qual è l’arte contemporanea che si apprezza ora?
Attualmente l’arte contemporanea che si apprezza è quella concettuale. Forti colori e linee. Tutto molto immediato ma per tanti non è di facile comprensione.
Quale soluzione potrebbe migliorare la situazione attuale dell’arte?
A mio avviso attualmente c’è poca scuola e molta improvvisazione. Troppa gente si definisce artista o viene definita tale poiché tutto ruota intorno ad un business creato da un mercato e da gli stessi galleristi che non usano regole rigide di selezione ma vedono in “opere” uno strumento pecuniario commercio e business.
Quali sono i tuoi Artisti preferiti?
Gli artisti che hanno colpito il mio animo sono tantissimi ma due in particolare hanno riempito il mio cuore: Ciusa e Nivola.
Di cosa trattano le tue opere? A cosa ti sei ispirata per realizzarle?
Le mie opere raccontano (come accennato prima) temi che hanno tutti lo stesso filo conduttore: la mia bellissima isola e ciò che la compone come ad esempio i ricci di mare e diversi pesci come il San Pietro che popola il nostro mare, il muflone sardo oppure piatti ciotole e lampade particolari che riprendono i colori dei tappeti sardi e le trame dei tessuti.
Qual è la tua opera preferita?
La mia opera preferita è il riccio di mare sardo. Ha una forma molto complessa e articolata ma una volta finito ha un colpo d’occhio davvero particolare. Tutti sentono l’esigenza di toccare l’oggetto per verificarne la complessità e percepire la sensazione che emana al tatto pur trattandosi di un oggetto molto delicato.
Ti piace la situazione artistica della tua nazione?
Purtroppo non è una situazione artistica fiorente dal punto di vista della cultura.
Quale soluzione proporreste per migliorare la situazione?
Bisognerebbe sensibilizzare i più piccoli ad apprezzare e studiare in loco i più grandi maestri che hanno fatto la storia dell’arte. Puntare quindi sulla loro formazione artistica.
Ti piace la situazione artistica internazionale?
Dal punto di vista internazionale le cose cambiano notevolmente. Basta vedere come nelle scuole, l’arte, viene apprezzata e studiata come una tra le prime materie senza accantonarla come spesso avviene in Italia.
Dipingere, colorare, creare… Da quando tempo sei attiva?
Io creo da quando son piccolissima. I miei genitori mi hanno sempre stimolata facendomi usare tanti materiali tra cui il das la plastilina.
Sei soddisfatta della risposta del pubblico alle tue creazioni?
Si sono sodisfatta. I complimenti e le critiche costruttive servono per migliorare e crescere nel tempo.
Sei emozionata quando presenti le tue opere a tanta gente?
L’emozione non manca mai poiché è sempre difficile mettersi alla prova. Far percepire agli altri quale sia il tuo animo e far capire da dove nasce l’oggetto non è sempre facile.
Il tuo percorso artistico è interessante… Hai qualche aneddoto particolarmente significativo?
Un aneddoto è quello di aver studiato scienze politiche con l’idea si partire chissà dove… per poi buttarmi a capofitto in un idea e realizzare il mio sogno: ceramista non solo per passione ma per professione.
Progetti futuri? Impegni ambiziosi?
Di progetti ne ho diversi. Le mie ceramiche saranno sempre prodotti di nicchia perché’ è un bellissimo concetto ma uno dei miei sogni è quello di lanciare delle linee preziose all’estero per mercati di settore e ampliare la conoscenza del mio nome aprendo magari un negozio in un punto strategico… chissà dove!
Vuoi ringraziare qualcuno?
Vorrei ringraziare tutti coloro che mi hanno sostenuta e incoraggiata nei momenti meno lucenti e che hanno sempre creduto in me e nella mia arte. Un ringraziamento speciale a te Luca per questa bellissima opportunità e la tua infinita disponibilità e sensibilità all’arte.
Se avete proposte, idee, suggerimenti, domande che vi piacerebbe aggiungere o leggere in un’intervista, eccetera, scrivete.
Links:
sardegnaartigianato.com/it/artigiano/leoni-arte
leoniarte.wix.com/leoniarte
facebook.com/pages/Ceramiche-Leoni-Arte/196088747087137
Sono io che ringrazio a te Arianna perchè è grazie alla visione delle tue opere e alla lettura di questa bella e divertente intervista che mi sono commosso e questo è un evento che capita molto raramente. Basterebbe solo questo per giudicare in positivo il tuo sorprendente talento. Ma meriti decisamente di più. Arianna, devo farti veramente i miei sinceri complimenti, le tue creazioni oltre a essere belle, sono funzionali e sopratutto hanno quella giusta carica di allegria che le rende irresistibili. Che questa intervista sia per te di buon auspicio e che i tuoi sogni internazionali diventino realtà al più presto. Anche perchè hai praticamente un meraviglioso negozio e complimenti al scenografo.
Mi sono divertito un mondo quando ho letto plastilina, das e Nivola. Praticamente io alle medie sono stato istruito dalla sorella o figlia (non lo ho mai capito) e mi chiese anche di collaborare con loro (il futuro forse ci sorprenderà visto che abitano non molto lontano da me…). Altra parentesi divertente: la sua figlia più piccola tra le altre cose mi chiese se potevo metterla in risalto attraverso la fotografia.
Arianna, le tue ceramiche è impossibile non comprarle o apprezzarle. Hanno una simpatia unica e un richiamo forte a molte simbologie che rendo il nostro universo meraviglioso. Veramente tanti complimenti e continua così che sei gia a metà dell’opera.