Prendere una laurea in Ingegneria, è ben noto, non è roba da poco: anni di studio intenso, equazioni, misurazioni ed analisi sono in grado di segnare profondamente anche le più solide menti. Non a caso, circa il 60% dei terroristi islamici è laureato in Ingegneria o ha quantomeno condotto lunghi studi di tipo Ingegneristico. Questo è quanto emerge da uno studio condotto dai prof. Diego Gambetta e Steffen Hertog e successivamente pubblicato all’interno dell’European Journal of Sociology. Ma come si spiega questo fenomeno?
Le cause della presenza spropositata di ingegneri tra i terroristi sono da imputare alla relazione della cosiddetta “mentalità” degli ingegneri con determinate condizioni socio-economiche prevalenti nei paesi islamici – spiega Diego Gambetta, in un intervista presso il sole 24 ore – L’ingegnere, infatti, è nella maggior parte dei casi un individuo attratto da modelli mentali chiari e ben definiti, che minimizzano l’ambiguità. Non a caso, nelle università USA, la probabilità di essere contemporaneamente religioso e conservatore è del 70% maggiore nelle scuole di ingegneria che in quelle di scienze sociali. Source: quelchenonsapevi