Nuove tendenze nel mondo delle startup.
Potrebbe essere un nome partorito da una delle parodie di Maurizio Crozza, e invece è l’ultima tendenza nel mondo delle startup: sono gli inculator. Inculator è un termine che nasce dall’unione di Incubator, ossia quelle realtà che forniscono a una startup le condizioni necessarie per nascere e iniziare a crescere, e Accelerator, parola che indica quelle realtà che invece prendono una startup già in grado di camminare e ne potenziano lo sviluppo, accelerandone la crescita. Un Inculator è quindi una realtà in grado di fare entrambe le cose, seguendo una startup dalla nascita alla maturità: il termine è nato nel 2008 ma è diventato famoso soltanto ora grazia allo Unitus Seed Fund che l’ha riportato al centro dell’attenzione usandolo in un recente rapporto in cui sostiene che gli Inculator sono la chiave per la crescita delle nuove società nel mondo moderno. «C’è un numero enorme di inculator al mondo» spiega Will Poole, di Unitus Seed Fund. «Forse ce ne sono addirittura troppi, e perciò è importante sia per gli imprenditori sia per gli investitori riuscire a concentrarsi su quelli che svolgono al meglio la loro funzione». Se per esempio un neo-imprenditore ha l’idea per un nuovo prodotto rivoluzionario e vuole lanciarlo sul mercato – racconta Poole – non può fare a meno, al giorno d’oggi, di affidarsi a un inculator, che sa attrarre gli investitori giusti e scommettere sui progetti vincenti, davanti ai quali gli utenti si chineranno volentieri. «Abbiamo visto molti casi in cui degli imprenditori hanno un modo di pensare piuttosto naif, entrano in un programma e si aspettano di uscirne con investitori che regalano loro montagne di soldi, ma poi ciò non succede e restano delusi» sostiene Poole. Il modello degli inculator può invece, sempre secondo Poole, garantire la crescita e un’efficace penetrazione nei mercati emergenti, dove la concorrenza è particolarmente agguerrita.