La terapia ha avuto risultati promettenti sui topi, ma gli scienziati sono scettici.
Elizabeth Parrish è ringiovanita di 20 anni, o così afferma. La CEO di BioViva, azienda che opera nel settore delle biotecnologie, sostiene che le cellule del suo corpo sono ringiovanite di due decenni grazie a un controverso trattamento cui si è sottoposta lo scorso settembre. I dettagli sul trattamento non sono noti, ma sicuramente si tratta di una procedura poco ortodossa: dopotutto, la decisione di Elizabeth Parrish di sottoporsi a essa ha convinto uno dei suoi consiglieri scientifici a dimettersi. La donna, che pur dirigendo l’azienda non ha alcuna formazione medica o scientifica, ha spiegato che il trattamento comprendeva diverse iniezioni intravenose di un virus geneticamente mutato per includervi i “progetti gentici” dell’enzima telomerasi. Infettandola, il virus ha “convinto” le cellule a produrre l’enzima, che ha provocato l’allungamento dei telomeri, il cui progressivo accorciamento secondo alcune ricerche è direttamente correlato alla durata della vita. Nel 2012 alcuni ricercatori spagnoli hanno scoperto che una simile operazione è stata effettivamente in grado di allungare la vita dei topi fino al 20% della durata media. Tuttavia non è provato che lo stesso sistema funzioni sugli esseri umani. La quarantacinquenne Elizabeth Parrish ne è però convinta. Ha dichiarato che i telomeri dei suoi leucociti sono passati da 6,71 kilobasi di DNA a 7,33 kilobasi, e che questa differenza corrisponde a un ringiovanimento di 20 anni. Tale aumento, pari a circa il 9%, non è però generalmente considerato significativo: dopotutto, rientra all’interno dell’errore standard che si verifica nella misurazione dei telomeri. Inoltre, sebbene sia stata provata l’esistenza di una correlazione tra la salute e la lunghezza dei telomeri, non è ancora chiaro se telomeri più corti siano causa di problemi di salute o se invece siano soltanto un effetto collaterale dell’invecchiamento.