Il termine ascetismo deriva da “ascesi” (dal greco antico askesis) una parola che in origine significava esercizio, allenamento di un atleta per il superamento di una prova.[1] L’ascetismo viene riferito inizialmente al Cristianesimo, ma si ritrova nella storia delle religioni come un fenomeno attinente a diverse culture.[2] Le pratiche ascetiche si propongono di conseguire una condizione di vita che, diversamente da quella ordinaria, realizzi superiori valori religiosi. L’ascesi comporta nell’uso prevalente una svalutazione della corporeità, realizzata tramite sacrifici, rinunce e mortificazioni della carne, al fine di raggiungere una superiore spiritualità, ma esiste anche un ascetismo che non contrappone il corpo allo spirito e che si fonda su pratiche che mirano a sviluppare e controllare capacità fisiche.