Più tardi nella storia egizia il nome di Apopi fu erroneamente connesso, mediante una paretimologia, con una radice differente che significava “Colui che fu sputato fuori”[9]. I romani si riferivano ad Apopi mediante la traduzione del suo nome.
Ruolo
Apopi era l’oscuro nemico del dio-sole Ra, portatore della luce e garante di Maat (la quale impersonava l’ordine cosmico), a cui cercava ogni giorno di impedire di sorgere minacciandolo durante il suo viaggio attraverso il Duat, l’aldilà egizio, sulla barca solare della notte, Mesektet[11]. Apopi era il più grande nemico di Ra; un suo epiteto era appunto “Nemico di Ra”, oltre a “Signore del Caos”. In quanto incarnazione di tutto ciò che è male, Apopi veniva immaginato come gigantesco serpente o un possente pitone[3] con epiteti quali “Serpente del Nilo” e “Malvagia Lucertola”; talvolta era comparato anche a un ippopotamo, un orice, una tartaruga e perfino a figure umane come morti ribelli o nemici stranieri[12].
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