Wattway, la prima strada solare al mondo realizzata in Francia
Pavimentazione di lastre fotovoltaiche spesse pochi millimetri in resina ultraresistente capaci di reggere per 20 anni al traffico pesante.
Realizzata da Colas, la filiale di Bouygues che si occupa di opere stradali, in collaborazione con l’Istituto nazionale dell’energia dolare, Wattway è stata presentata al Salone dell’efficienza di Parigi, nell’ambito della preparazione a Cop21, la conferenza per il clima che si aprirà a fine novembre. Sul progetto i due partner lavorano da cinque anni e il risultato di questi sforzi si è tradotto in una pavimentazione di lastre fotovoltaiche spesse pochi millimetri, composte da una resina ultraresistente che incorpora al suo interno normali celle in silicio policristallino.
Come un tetto fotovoltaico
«Il segreto sta tutto nella resina capace di proteggere le celle, che sono molto fragili, senza modificare la tenuta di strada dei veicoli», spiega Hervé Le Bouc, amministratore delegato di Colas e anima del progetto. Sul piano della produzione elettrica, Wattway non ha nulla da invidiare a qualsiasi tetto solare: con venti metri quadri può coprire le esigenze di una famiglia media e con un chilometro di strada può illuminare una cittadina di 5 mila abitanti. «Se rivestissimo di pavimentazione solare un quarto delle strade nazionali riusciremmo ad assicurare alla Francia l’indipendenza energetica», sostiene Le Bouc.
In Olanda c’è solo una ciclabile solare
Il punto di forza della tecnologia francese sta nel fatto che le lastre sono sufficientemente resistenti da poter reggere anche vent’anni di traffico pesante, a differenza della celebre Solar Road olandese, dove possono transitare soltanto biciclette. Il sistema, che assomiglia molto a un selciato geometrico, è coperto da due brevetti ed è stato testato a Chambéry e a Grenoble, simulando la percorrenza di un milione di chilometri, equivalente appunto al carico di traffico di una strada normale per vent’anni. Le lastre sono antiscivolo, resistenti, adattabili a qualsiasi carreggiata e possono essere posate sull’asfalto già esistente con una semplice operazione di incollaggio, senza altre opere civili. I collegamenti alla rete elettrica passano attraverso una centralina laterale, che contiene gli inverter.
In commercio da gennaio 2016
Oggi prodotta nel FabLab dell’Istituto nazionale francese dell’energia solare, la strada solare è pronta per il mercato di massa e sta già suscitando molto interesse. «Abbiamo ricevuto decine di chiamate da enti locali, gestori di trasporti pubblici e anche da operatori della grande distribuzione, per la pavimentazione dei parcheggi», precisa Le Bouc, che conta di sfruttare la rete di distribuzione di Colas, con i suoi mille agenti in 50 Paesi, per vendere il nuovo prodotto, a partire dalle 400 agenzie francesi, che metteranno in commercio Wattway a partire da gennaio 2016.[sc:BR]
Il pavé coi pannelli solari
Così le strade producono energia elettrica.
Quanta energia si potrebbe produrre se l’asfalto di tutte le strade fosse sostituito da pannelli solari?
È partendo da questa domanda che Scott e Julie Brusaw hanno fondato Solar Roadways, azienda nata con lo scopo di produrre una pavimentazione stradale fatta di pannelli solari.
Il primo risultato di Solar Roadways è un parcheggio di test, pavimentato con mattonelle esagonali che non solo sono in grado di raccogliere la luce del solo ma dispongono anche di LED
programmabili e un sistema di riscaldamento per sciogliere il ghiaccio e la neve.
Il tutto è protetto da uno strato di vetro «super resistente», in modo da rendere duratura nel tempo questa soluzione.
Il sistema non è soltanto dotato delle infrastrutture necessarie a raccogliere l’energia solare ma prevede anche alloggiamenti per la posa di cavi e altri elementi utili.
Per esempio lungo il lato del parcheggio di prova è realizzato un corridoio in cui è possibile stendere cavi (elettrici, per le connessioni dati, per la TV via cavo, per il telefono e via di seguito); l’idea è che, utilizzando la soluzione di Solar Roadways per la pavimentazione stradale, si possa fare a meno dei tralicci per della rete elettrica semplificando anche la manutenzione.
Non manca inoltre un sistema integrato di raccolta, il trattamento e la ridistribuzione dell’acqua piovana.
Per passare dal test alla messa in opera di strade realizzate in questo modo, Solar Roadways ha lanciato su Indiegogo una raccolta fondi che ha come obiettivo 1 milione di dollari.
Il denaro servirà ad assumere ingegneri e figure professionali per raffinare ulteriormente il progetto (per esempio portando la superficie coperta da celle solari dall’attuale 69% al 100%), occupandosi anche della fase di produzione. Source: zeusnews, corriere
Aggiunte grosse novità.