Per menabò si intende, in ambito tipografico, un modello utilizzato per l’impaginazione di stampati di più pagine (solitamente libri o riviste), che possono contenere testo, fotografie e/o illustrazioni in una precisa disposizione.
Si tratta in sostanza della stesura ultima della sequenza delle pagine che compongono una pubblicazione, che si ottiene raccogliendo e ordinando le bozze di stampa (in cui il testo sarà impaginato all’interno di una gabbia determinata in fase di composizione, secondo le misure della pagina che si vuole ottenere) e stabilendo la numerazione definitiva, in modo tale da rispettare il numero di sedicesimi (o di ottavi / quartini, a seconda del tipo di stampato) che si era previsto.
La compilazione del menabò è il procedimento che precede l’imposizione tipografica.
La copertina di una pubblicazione viene considerata una cosa a parte, pertanto è sempre esclusa dal menabò, che parte dalla prima pagina effettiva. Vengono invece conteggiate le pagine bianche che, anche se non stampate, devono essere comunque conteggiate nella numerazione dei sedicesimi.
Esempi
Menabò di un ipotetico volume di 128 pagine, o otto sedicesimi:
1. occhietto
2. pagina bianca
3. frontespizio
4. colophon
5. prefazione / premessa
6. pagina bianca
7. presentazione
11. dedica
12. pagina bianca
13. capitolo A
35. capitolo B
77. capitolo C
103. capitolo D
124. pagina bianca
125. indice / sommario
126. pagina bianca
127. colophon
128. pagina bianca