La città di Shicheng si trova tra i 22 e i 40 metri di profondità nei fondali del lago artificiale di Qiandao, ad est della Cina. E’ una città millenaria, la cui sparizione è avvenuta però abbastanza recentemente. Essa è avvenuta quando è stato creato il Qiandao come riserva idrica per la stazione idroelettrica situata sul fiume Xin’an. Oggi questo luogo comincia ad essere riscoperto e ad essere meta di turisti subacquei. Shi cheng era situata ai piedi del Monte Wu Shi, o Montagna dei Cinque Leoni, ragion per cui è detta anche Città dei Leoni. Fu fondata nel 621 sotto la Dinastia Tang (618-907 d.C) e divenne un importante centro politico, economico e culturale. La sua storia finì nel 1959, quando il governo cinese decise di costruire una nuova centrale idroelettrica. Inoltre venne costruito un bacino per fornire l’energia alla città di Hangzhou, capoluogo della provincia di Zhejiang. Con Shicheng vennero sommerse anche la vicina e più antica città portuale di He Cheng – fondata nel 208 durante la dinastia Han, che regnò tra il 206 a.C. e il 220 d.C –, altre 27 città, 1.377 villaggi e oltre 20.000 ettari di terreno coltivato. Circa 290.000 persone dovettero rassegnarsi a vivere altrove. In seguito il Lago Qiandao divenne meta di numerosi turisti per la sua incomparabile vista su migliaia di isole e isolotti dai suggestivi nomi e dalla vegetazione tropicale. Oltre che per questo era famoso per le sue acque cristalline in gran parte potabili . Esse infatti vengono utilizzate per produrre una famosa marca di acqua minerale. Nel 2001 partì una prima esplorazione dei fondali del lago, per verificare se ci fosse qualcosa di meraviglioso anche lì. All’improvviso, davanti agli occhi increduli dei subacquei, si presentò l’intera cinta muraria di Shicheng. Da questa cinta fu persino possibile prendere un mattone. Le autorità della Cina vennero avvisate della straordinaria scoperta e furono organizzate altre esplorazioni. Esse portarono completamente alla luce la città di Shicheng come era stata lasciata al momento dell’abbandono. Fu inoltre ritrovata completamente intatta anche la città di He Cheng. L’acqua infatti le aveva ben conservate. Persino il Chinese National Geographic si occupò di queste e delle molte altre città sommerse scoperte in questi anni. Venne infine anche costruito un costosissimo sottomarino capace di trasportare 48 visitatori alla volta. Successivamente però non venne mai utilizzato per il timore che spostandosi scatenasse correnti troppo forti, che avrebbero danneggiato i preziosi reperti.