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Il 2015 durerà un secondo in più: ecco perché

Il 30 giugno i 70 orologi atomici si sincronizzeranno con la Terra. Lo ha comunicato l’International Earth Rotation Service
Non tutti gli anni sono uguali. Il 2015, ad esempio, durerà un secondo in più di quello precedente. Il 30 giugno di quest’anno, infatti, i 70 orologi atomici che servono a calcolare il Tempo Universale Coordinato si sincronizzeranno con la Terra con l’aggiunta di un secondo intercalare (in inglese «Leap Second»).
2015, Un secondo in più il 30 GIUGNO – A comunicarlo è stato l’Iers (International Earth Rotation Service), organismo internazionale con sede a Parigi. Quel giorno di inizio estate durerà quindi 86.401 secondi anziché 86.400. Ne parla Tuttlio Avoledo sul Corriere della Sera:

Questa «manutenzione straordinaria» è stata effettuata altre 25 volte dal 1972 ad oggi, nelle due date convenzionali del 30 giugno e del 31 dicembre. Si tratta, in pratica, di sincronizzare la misurazione del tempo data dagli orologi atomici (basata sull’oscillazione di un atomo di cesio) con l’orologio planetario, che si basa invece sulla rotazione della Terra intorno al Sole. Purtroppo la velocità della rotazione non è costante, influenzata com’è dai cambiamenti all’interno del nucleo planetario. La Terra, attualmente, perde due millesimi di secondo al giorno. Gli scienziati calcolano che il «ritardo» del nostro pianeta rispetto agli implacabili orologi atomici potrebbe essere di un’ora ogni mille anni: un ritardo che nessun essere vivente è in grado di percepire e che solo il progresso tecnologico degli ultimi decenni ha reso esattamente calcolabile.

Ma non si tratta solo di una curiosità scientifica. Lo spostamento delle lancette di un secondo comporta anche rischi per i sistemi informatici. L’ultima volta che su effettuato un cambiamento, il 30 giugno 2012, molti computer andarono in tilt, bloccandosi per minuti e, in qualche caso, anche per ore, per l’aggiunta di un secondo. Andarono in tilt fino all’aggiunta di nuove istruzioni. Tra le vittime illustri finirono anche LinkedIn e Mozilla. A rischio ci sono anche i sistemi di aeroporti, borse e agenzie spaziali (per le quali anche un miliardesimo di secondo ha la sua rilevanza). Via: giornalettissimo

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Written by Luca

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