E’ incitamento all’invidia sociale pubblicare in qualsiasi modo, anche in forma telematica, volantini, manifesti, post sui social networks, scritte e rappresentazioni grafiche che implicitamente ma inequivocabilmente fomentano odio verso persone benestanti e agiate economicamente. La Quinta Commissione Giustizia della Camera ha approvato in via definitiva un disegno di legge a firma Razzi che prevede ammende salate ma anche il carcere per questo nuovo tipo di reato.
Praticamente l’invidia, sino ad oggi considerata solamente uno dei sette peccati capitali, è diventata a tutti gli effetti condotta da Codice Penale.
E’ comunque vero che ogni giorno sulle nostre bacheche (Facebook, Twitter, ecc)
compaiono scritte o disegni ingiuriosi con tanto di fotografia verso Magistrati, Politici, Manager del settore privato o pubblico, VIP ecc.
che solo per il fatto, magari, di percepire uno stipendio da favola, una pensione d’oro o una buon’uscita milionaria, vengono messi alla berlina e diffamati.Questi post vengono molto condivisi e sono migliaia i commenti diffamatori ai danni del mal capitato.
“Il buco giuridico è stato finalmente colmato.” – ha dichiarato il Presidente della Commissione “Siamo stati tutti favorevoli al disegno di legge e, compatti, tutti i partiti hanno votato a favore. Un grande risultato per un’Italia sempre più civile.”
Il testo della legge:
“Chiunque, in qualsiasi forma, anche in forma telematica (tramite Social Networks), pubblica e diffonde immagini, testi, vignette, commenti ecc. che esplicitamente o implicitamente incitano all’invidia verso terzi che godano di una posizione economica e sociale vantaggiosa è punito con la pena della reclusione fino a tre anni e con l’ammenda di € 10.560 se il fatto non costituisce più grave reato. Gli organi di Guardia Telematica possono procedere d’ufficio senza che ci sia querela di parte.“ Source: ???
Trollata da 30 e lode :D
Degno di nota il “disegno di legge a firma Razzi” e gli “organi di Guardia telematica”.