Provoca dolori intensi da un centinaio di metri di distanza.
Da tempo si sa che gli Stati Uniti possiedono delle armi a microonde, note anche come Active Denial System, che le hanno portate in Afghanistan e che non le hanno mai utilizzate. Il funzionamento è semplice da capire, poiché si può assimilare a quello del forno a microonde: un fascio di radiazioni elettromagnetiche (onde millimetriche ad alta frequenza) viene diretto verso il bersaglio (per esempio un soldato nemico), nel quale agita le molecole di acqua e di grasso. Il conseguente aumento della temperatura nella zona colpita provoca un dolore molto intenso, senza tuttavia causare ferite o la morte della vittima. Ora, stando a quanto riporta Popular Science anche la Cina si è dotata di un’arma di questo tipo, chiamata WB-1. Allo stato attuale, funziona alla distanza massima di un centinaio di metri, ma sarebbe in grado di arrivare a quasi un chilometro qualora si aumentasse la potenza che l’alimenta. Pare che WB-1 sia in uso per i compiti di sorveglianza in mare aperto, sebbene abbia diversi limiti: per esempio non funziona bene in caso di pioggia o di polvere nell’aria.
Queste armi sono dei dissuasori fino a che non ne viene aumentata la potenza; poi possono provocare lesioni al sistema nervoso (e quindi all’intero corpo) e, con potenze poco più alte, possono provocare la morte istantanea di chi viene colpito.
E si parla anche di folle.
Con questi sistemi si possono far precipitare aerei (fin dalla seconda guerra mondiale, con i radar a fascio ristretto, loro parenti), fondere apparati elettronici e fermare carri armati (se non protetti abbastanza), treni, navi e automobili, specialmente oggi che l’elettronica è padrona anche dell’acceleratore.
Allegria…!