Anche altri gruppi non così inseriti nel gioco delle parti hanno comunque almeno un componente più “virile” ed uno più “femmineo”: ad esempio nei Vidoll questi erano rispettivamente Jui e Rame[19], negli An Cafe sono Miku e Bou (non più nella band), eccetera. Anche questa regola non è fissa: non è detto che ci sia il ruolo femminile (detto “principessa” (姫, hime), come veniva indicato Kaya degli Schwarz Stein), le variazioni sono molteplici e tutte valide. Uno degli elementi più caratterizzanti del visual kei è la presenza esclusiva di musicisti uomini (rarissimi i casi di musiciste donne e meno ancora di band tutte al femminile, come le exist†trace) seguiti da un pubblico quasi esclusivamente femminile. In questo contesto di tipo fortemente teatrale, è evidente come il physique du rôle rivesta una certa importanza. L’androginia tipica di alcuni musicisti visual kei trae le sue radici nella cultura giapponese: nello storico e raffinato teatro Nō gli uomini recitano anche i ruoli femminili, costruendo dei canoni di bellezza virili che esaltavano la figura della donna come riferimento unico di bellezza anche per il sesso maschile[20], diversamente dai canoni estetici occidentali figli della cultura greco-romana.
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