Aritmetica
Nella matematica egizia le parti costituenti l’udjat servivano a scrivere le frazioni, aventi il numero 64 come denominatore comune[14]. Nella vita quotidiana, era usato come “traduzione grafica delle unità di misura dei cereali”[15]: ciascuna parte aveva un valore di frazione dell’intero, così come di rappresentazione dei sensi umani. Nello specifico:
La parte verso il naso rappresentava la frazione 1⁄2 e l’olfatto (il naso);
La pupilla rappresentava la frazione 1⁄4 e la vista (la luce);
Il sopracciglio rappresentava la frazione 1⁄8 e il pensiero (la mente);
La parte verso l’orecchio rappresentava la frazione 1⁄16 e l’udito (l’orecchio);
La coda curva rappresentava la frazione 1⁄32 e il gusto (il germoglio del frumento);
Il piede rappresentava la frazione 1⁄64 e il tatto (il piede che tocca terra).
Sommando le varie parti si ha un totale di 63⁄64: si riteneva che il restante 1⁄64 fosse stato aggiunto dal dio Thot, sotto forma di poteri magici[15].
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