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Il fenomeno bugchasing: la stupida moda di fare sesso non protetto per prendersi l’Hiv

Negli Stati Uniti è un fenomeno che esiste dagli anni ’90 e ora sta prendendo piede anche da noi: persone sane cercano rapporti non protetti con sieropositivi per contrarrae il virus
BOLOGNA – Arriva da oltreoceano una tendenza che speriamo vivamente si esaurisca in fretta, perché nefasta e assolutamente senza senso. Di cosa si tratta? Del cosiddetto bugchasing, pratica sessuale in voga ormai dagli anni ’90 in base alla quale persone sane scelgono liberamente di praticare sesso non protetto con soggetti sieropositivi con il deliberato intento di contrarre l’Hiv. Una follia? Non c’è dubbio. Ma l’animo umano è un mistero, si sa, e qui siamo in piena patologia. Di fatto, chi pratica il bugchasing va a caccia di sieropositivi per avere rapporti sessuali non protetti, mentre i gift givers (i donatori) sono coloro che, per così dire, mettono a disposizione il proprio corpo per infettare gli aspiranti sieropositivi.

PERCHÈ LO FANNO – Cosa li muove? Alcuni dichiarano che il rischio di contrarre il virus aumenterebbe il loro desiderio durante l’atto sessuale, una sorta di stadio dell’eros mai esplorato che infrange l’ultimo dei taboo (!), per altri, secondo alcune ricerche, il comportamento potrebbe dipendere da una «resistenza alla morale e alle norme eterosessuali dominanti» che innescherebbero un meccanismo di difesa negli omosessuali, che cercherebbero così di tenere lontani la stigmatizzazione e il rifiuto della società. Infine, c’è il caso delle coppie in cui uno dei due è Hiv positivo: qui la pratica viene vista come l’unico modo per tenere insieme la coppia.

L’INCHIESTA DE «LE IENE» – In Italia il fenomeno è stato portato alla luce anche grazie a una puntata de «Le Iene». Proprio sulla base della registrazione della puntata e di altri accertamenti preliminari sul web, la Polizia Postale dell’Emilia-Romagna ha fatto una segnalazione alla Procura di Bologna, ravvisando il reato di tentate lesioni gravissime per chi offre lo spazio on line, in concorso con chi si rende disponibile per diffondere il virus. Le prime attività di indagine hanno constatato la chiusura del sito bugchaserpersonals.com, presente nel servizio andato in onda, ma in rete e sui social sono stati trovati altri spazi in cui le persone chiedono e offrono questo genere di rapporti. Via: salute

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Written by Laura Rossi

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4 Comments

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  1. Onestamente? Non capisco perché lagnarsi e preoccuparsi… Meno imbecilli nel mondo, più aria per la gente intelligente.
    (chiedo scusa, ma certe imbecillaggini deliberate non le tollero. Se proprio ami il pericolo, fai come Angelo d’Arrigo per la miseria!)

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