Il domicilio, invece, è il luogo in cui solitamente:
si apre una tutela;
si apre una successione a causa di morte;
viene dichiarato il fallimento dell’imprenditore.
Questi sono i motivi per cui è fondamentale tenere bene a mente la differenza tra i due concetti. Farlo è molto semplice: per indicare la residenza basta rivolgersi allo sportello del Comune di appartenenza e dichiarare l’indirizzo in cui si vive abitualmente. Pochi giorni dopo il Comune verificherà che le dichiarazioni siano veritiere, inviando il personale della Polizia Locale per un controllo. Come indicato dal II° comma dell’articolo 47 del Codice Civile, invece, il domicilio va “eletto” e questo può avvenire “esclusivamente per iscritto”. Attenzione però a non confondere il domicilio e la residenza con il domicilio e la residenza fiscale. Anche in questo caso infatti le differenze sono molteplici.
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