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Come scambiare messaggi davvero privati fra Android e iOS

Le app di messaggistica in genere non consentono comunicazioni che siano veramente private. Ecco alcune soluzioni basate sulla crittografia.
I messaggi “privati” proposti da molti social network in realtà non sono affatto privati: il gestore del social network li può leggere, e vengono trasmessi via Internet senza particolari protezioni. Se volete comunicare in modo davvero privato attraverso un dispositivo digitale servono soluzioni differenti, basate sulla crittografia. Per gli smartphone Android c’è per esempio l’app gratuita TextSecure, che consente di scambiare facilmente messaggi cifrati, soltanto con altri utenti Android della stessa app. Il sistema di cifratura usato da TextSecure è lo stesso usato da WhatsApp a partire da novembre 2014 per la versione Android, e ha il pregio importante di essere open source: il suo funzionamento e il suo codice sono liberamente ispezionabili per verificare che non contengano falle o funzioni spia. La Electronic Frontier Foundation ha compilato una tabella comparativa della sicurezza delle app di messaggistica. TextSecure, però, non c’è per i dispositivi iOS, per cui non è possibile usarlo per fare comunicazioni cifrate fra utenti iOS e Android. Ma adesso è arrivata la versione 2.0 di Signal, un’app gratuita per iOS che offre gli stessi servizi e la stessa trasparenza di TextSecure per gli utenti di iPhone e ha il vantaggio di essere compatibile con TextSecure. Non c’è da sorprendersi: entrambi sono prodotti dalla stessa azienda, la Open Whisper Systems. In pratica, quindi, ora è possibile comunicare in modo realmente riservato, scambiando immagini, testi e anche telefonate, fra smartphone Apple e Android: sul primo si usa Signal 2.0, sul secondo si usa TextSecure in abbinamento con RedPhone per le comunicazioni a voce. Naturalmente la riservatezza delle comunicazioni non viene garantita soltanto dall’uso di un’app. Servono anche comportamenti sicuri: va ricordato che se qualcuno mette le mani sul vostro smartphone o quello del vostro interlocutore, o se il vostro interlocutore mostra i messaggi a qualcun altro, la sicurezza è comunque compromessa. Custodite con attenzione il vostro smartphone, insomma.[sc:BR]
Il messenger approvato da Snowden
Messaggi e telefonate sono crittografati e non intercettabili.
Anche chi usa senza farsi troppi problemi i vari software di instant messaging sa che le sue conversazioni non sono propriamente al sicuro da orecchie indiscrete, e possono anzi con relativa facilità essere intercettate. Open Whisper Systems è un’azienda che si occupa della realizzazione di software per mandare messaggi ed effettuare chiamate non intercettabili, e in base a questa filosofia nel corso del tempo ha prodotto TextSecure (per i messaggi) e Red Phone (per le chiamate). Ora questi due programmi sono stati fusi in una nuova app per Android che offre le caratteristiche di entrambi, stabilendo una connessione crittografata end-to-end con gli altri utenti della medesima app: tale software si chiama Signal. Signal, già presente su Google Play, è open source: ciò significa che chiunque ha la possibilità di visionarne il codice e individuare l’eventuale presenza di backdoor governative, operazione che i software closed source ovviamente non permettono. La bontà delle funzionalità offerte da Signal ha un testimone d’eccezione: Edward Snowden, uno dei protagonisti del cosiddetto datagate e responsabile della pubblicazione di molti documenti riservati del governo degli Stati Uniti. Con un tweet Snowden ha fatto sapere al mondo «Uso Signal ogni giorno. #notesforFBI (Spoiler: lo sanno già)», dando così la propria approvazione.

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Written by Zeus

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