La donna, allo stesso tempo, ricavava beneficio fisico e psichico dall’eccitazione della sua latente natura yang. Secondo queste credenze, l’uomo doveva eiaculare solo nei giorni di maggiore fecondità della donna. In tutti gli altri giorni doveva astenersi dall’emettere sperma. Solo in questo modo poteva beneficiare della essenza yin della donna che raggiungeva il massimo nel momento dell’orgasmo. Allo stesso modo uno o più orgasmi nella donna potevano stimolare e intensificare la sua essenza yin in modo da aumentare le possibilità di concepimento quando l’uomo, nei giorni fertili della compagna, avrebbe raggiunto l’orgasmo emettendo il seme. Lo stesso Van Gulik, al termine della sua disamina conclude affermando che pensando che queste teorie hanno costituito uno dei principi su cui si sono basati i rapporti sessuali in Cina nel corso dei secoli, si può trarre la singolare conclusione che per oltre duemila anni il coitus reservatus deve essere stato praticato in Cina senza che ciò avesse inciso sulla procreazione e sulla salute generale della razza.
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