Che cos’era il gettone telefonico?
Una breve storia dei gettoni telefonici in Italia.
I gettoni telefonici furono messi in circolazione da varie compagnie americane ed europee a partire dai primi anni del Novecento, per consentire un adeguamento delle tariffe senza dovere modificare i telefoni stessi. In Italia il primo gettone telefonico fu messo in circolazione dalla Stipel, una delle cinque concessionarie telefoniche di zona; queste concessionarie, fuse fra di loro, diedero vita alla Sip nel 1927, in occasione della Fiera Campionaria di Milano. La prima cabina stradale, cioè non in un luogo custodito tipo bar, fu installata in piazza San Babila a Milano, nel 1952. In Italia lo CSELT, il Centro Studi e Laboratori Telecomunicazioni del gruppo STET, introdusse la possibilità della restituzione dei gettoni, nel caso ne fossero stati introdotti in numero maggiore del costo della telefonata in teleselezione, cioè fuori città, perché in ambito urbano la telefonata costava esattamente un gettone.
Il successo del gettone, dagli anni ’70 in poi
La produzione di gettoni ebbe un boom negli anni Settanta e la SIP si servì contempo- raneamente di quattro diversi fornitori, due al Nord e due al Sud, che impressero ognuno il proprio marchio sui pezzi prodotti. I fornitori erano: IPM (Industria Politecnica Meridionale, di Arzano, Napoli); ESM (Emilio Senesi Medaglie, Milano), UT (Urmet Costruzioni Elettrotelefoniche, Torino), CMM (Costruzioni Minuterie Metalliche, Sant’Agata, Catania). Oltre al marchio, per alcuni anni si trova anche incisa l’indicazione del mese e dell’anno di produzione, espressa in quattro cifre: le prime due indicano l’anno, le successive il mese. Nel corso degli anni Settanta, il gettone finì per sostituire la stessa moneta, anche perché la Zecca dello Stato non riusciva a produrre più abbastanza monete, anche a causa dell’inflazione, e il gettone veniva usato come resto o per comprare il caffè o il giornale. Il valore del gettone telefonico nel corso degli anni passò dalle 30 lire del 1959 alle 45 lire del 1964, quando ancora; nel 1972 un gettone valeva invece 50 lire, nel 1980 100 lire, fino a valere 200 lire nel 1984: il valore veniva di volta in volta adeguato alla variazione del costo e della durata dello scatto telefonico. Si calcola che nel 1972 si sia prodotto un gettone per ogni abitante mentre nel 1978 si giunse a sette gettoni per abitante. La stima complessiva, secondo i dati dell’Archivio Storico di Telecom Italia, è che dal 1927 al 1980 vennero emessi in Italia 600 milioni di gettoni telefonici, mentre nel 1976 fu installato il primo telefono pubblico a scheda. A partire dal terzo trimestre del 2001, in contemporanea con l’avvento dell’euro, Telecom Italia ritirò definitivamente i gettoni in circolazione (che per la verità scarseggiavano in giro già da diversi anni); questa operazione terminò il 31 dicembre dello stesso anno.