danneggiano l’ambiente o mancano loro di rispetto. Custodiscono anche l’elisir di lunga vita: una leggenda narra che, quando gli dei stavano distribuendo la vita tra le creature, i nāga riuscirono a rubarne una coppa; gli dei la recuperarono, ma versarono parte del suo contenuto in terra; i nāga lo leccarono dal terreno e così si tagliarono la lingua, che da allora è biforcuta. La loro popolarità è particolarmente intensa nel Sud dell’India, dove si crede che donino fertilità ai loro fedeli. Alcune leggende indù li vedono come servi di Varuṇa, dio vedico delle tempeste, e si dividono in Manasa, Mucilinda, Shesha, e Vasuki. I nāga sono discendenti di Kaśyapa e Kadru e nemici giurati dei garuḍa, una razza divina di aquile.
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