dall’ampio viso rotondo incorniciato da una massa di serpenti per capelli, bocca larga con zanne suine e, a volte, anche una corta barba ruvida[3][4]. Più avanti, nell’arte, presero le sembianze di fanciulle bellissime, sempre con serpi al posto dei capelli[4]. Medusa, bronzo in esposizione nel Museo archeologico nazionale di Napoli Secondo Esiodo (Teogonia), Eschilo (Prometeo incatenato), Pausania e Nonno (Dionysiaca), il padre delle Gorgoni era il dio marino Forco; Esiodo e Apollodoro danno loro per madre la sorella di quest’ultimo, Ceto[3]. Secondo Esiodo, esse vivevano nell’Oceano Occidentale, vicino a dove abitavano anche le Esperidi e la Notte[3], o presso la città di Tartesso[4]; tradizioni successive le collocano invece in Libia[3]. Secondo altri autori (Ovidio, Apollodoro, Esiodo) Medusa era invece in origine una donna bellissima: a mutarla in mostro sarebbe stata la dea Atena,
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