Berlusconi non è più Cavaliere

L’ex presidente del Consiglio ha inviato una lettere alla Federazione nazionale dei cavalieri del lavoro con cui rinuncia all’onoreficenza
Da ora in poi Silvio Berlusconi non potrà più farsi chiamare Cavaliere. L’ex premier infatti ha fatto arrivare alla Federazione nazionale dei cavalieri del lavoro la lettera nella quale si autosospendeva, rinunciando all’onoreficenza che gli apparteneva dal 1977. Un atto che nella giornata di mercoledì ha preceduto la decisione del consiglio direttivo della Federazione che ha concluso l’esame della posizione del leader di Forza Italia dopo la sentenza di condanna della corte di Cassazione del 1 agosto 2013.
La sentenza dello scorso agosto aveva alimentato ancor di più le voci a favore della revoca del cavalierato a Berlusconi, in quanto venivano meno i requisiti richiesti dal codice etico dell’onoreficenza in questione.
“Nelle fasi conclusive di questa procedura, alla vigilia della riunione odierna è pervenuta alla Federazione nazionale dei cavalieri del lavoro una lettera di autosospensione di Silvio Berlusconi – si legge in una nota – pur avendo egli fatto ricorso alla Corte di giustizia europea nonché avendo in corso di presentazione una istanza di revisione del processo che lo ha riguardato. Il consiglio direttivo ha preso atto dell’autosospensione”.
Intanto all’indomani della decisione della Cassazionedi confermare la pena accessoria di due anni di interdizione dai pubblici uffici inflitta a Silvio Berlusconi, dopo il passaggio in giudicato della sentenza Mediaset per frode fiscale, Giovanni Toti, consigliere politico di Forza Italia ha parlato dello stato d’animo dell’ex premier. “E’ amareggiato. Resterà in campo come ha promesso ai suoi sostenitori e continuerà a guidare i moderati italiani”. Arrivato anche il via libera alla candidatura dei parlamentari nelle liste per le europee. Il capogruppo alla Camera Brunetta sarà capolista al Nord-est, Fitto al Sud, Toti al Nord-ovest e Tajani al Centro. Source: agr