Nel ciclo arturiano, Lancillotto del Lago (o semplicemente Lancillotto, in francese Lancelot) è uno dei Cavalieri della Tavola Rotonda. Nella maggior parte delle romanze francesi (e nelle opere da esse derivate) Lancillotto viene presentato come il più valoroso e fidato dei cavalieri al servizio di Re Artù. L’illecito e tragico amore tra Lancillotto e Ginevra (regina e moglie di Artù), che rompe l’equilibrio di Camelot (diventando una delle cause della sua caduta), fu uno dei simboli dell’amor cortese medioevale. È celebre, per esempio, la citazione dantesca di Lancelotto e Ginevra nel canto di Paolo e Francesca della Divina Commedia. Benché Lancillotto sia uno dei personaggi più celebri del ciclo arturiano, e uno dei meglio noti al pubblico moderno, egli non appare nella leggenda originale. Vi è tuttora un certo dibattito riguardo a chi sia l’autore che ha inventato il personaggio di Lancillotto; certamente, fu Chrétien de Troyes il primo a farne il protagonista di romanzo, il celebre Lancillotto o il cavaliere della carretta.
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