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Usa Johnson & Johnson e muore per cancro: multinazionale condannata

Tumori, usa il talco e muore per un cancro: multinazionale condannata Una giuria del Missouri ha condannato la multinazionale americana Johnson & Johnson (J&J) a pagare un risarcimento record di 72 milioni di dollari (oltre 65 milioni di euro) alla famiglia di una donna morta di cancro alle ovaie a 62 anni.
Con una sentenza controversa che sta già dividendo la comunità scientifica, una giuria del Missouri ha condannato la multinazionale americana Johnson & Johnson (J&J) a pagare un risarcimento record di 72 milioni di dollari (oltre 65 milioni di euro) alla famiglia di una donna morta di cancro alle ovaie a 62 anni, per il presunto uso prolungato del borotalco Baby Powder per l’igiene intima. Si tratta del primo verdetto del genere in Usa per l’utilizzo del talco, ma oltre 1.200 cause sono ancora pendenti ed altre, secondo gli esperti, potrebbero aggiungersene dopo quella del Missouri. La donna, Jackie Fox, 62 anni, di Birmingham, in Alabama, è morta l’anno scorso dopo avere usato per 35 anni il borotalco della Johnson & Johnson. I suoi avvocati hanno sostenuto che il gruppo sapeva dei rischi di cancro legati al prodotto e ha omesso di informare i consumatori, come sarebbe emerso anche da alcuni memo interni dell’azienda presentati al processo. La società, ritenuta responsabile di frode, negligenza e congiura, ha preannunciato appello. “Non abbiamo responsabilità maggiori di quella della salute e della sicurezza dei consumatori, e siamo rammaricati dall’esito del processo”, ha commentato un portavoce della Johnson & Johnson. “Simpatizziamo con la famiglia ricorrente, ma crediamo fermamente che la sicurezza del talco cosmetico sia sostenuta da decenni di prove scientifiche”, ha aggiunto. Da anni ci sono timori che l’uso del talco in polvere, soprattutto sui genitali, possa aumentare il rischio di cancro alle ovaie, ma le prove non sono unanimi e definitive, come ammette anche una organizzazione del settore, la charity Ovacome. Questa precisa che lo scenario peggiore è che tale uso possa accrescere di un terzo la possibilità di sviluppare una patologia comunque rara. Anche la International Agency for Research on Cancer evoca la probabilità, classificando il talco usato sui genitali come “possibile carcinogeno”. Tutto è legato al talco, che nella sua forma naturale contiene l’asbesto (amianto), un minerale cancerogeno. Tuttavia dal 1970 è sul mercato il talco ‘asbestos-free’ e anche gli studi su questo prodotto hanno fornito risultati contraddittori. Sulla possibilità che l’uso del talco possa aver provocato un cancro alle ovaie resta scettico Leonardo Celleno, Direttore del Centro di ricerche cosmetologiche dell’Università Cattolica di Roma: “Lo ritengo molto, molto improbabile. E’ il primo caso che sento in assoluto, rimango perplesso”. Oggi, spiega l’esperto, i prodotti cosmetici commercializzati contengono ingredienti studiati e sicuri. In passato si erano espressi dubbi sulla sicurezza di alcuni deodoranti e su presunti rischi di cancro al seno. Ma, ribadisce, il rischio da contatto non è verosimile, una sostanza eventualmente pericolosa dovrebbe comunque entrare nel circolo sanguigno e poi andare ad accumularsi in un organo per favorire lo sviluppo di un tumore. Il talco contiene elementi assorbenti e magari dei profumi. Difficile ipotizzare la presenza di qualcosa di pericoloso, soprattutto perché, ribadisce Celleno, vi sono commissioni ad hoc specializzate per il controllo della sicurezza dei componenti dei prodotti cosmetici messi sul mercato. Via: rai

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Written by Laura Rossi

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