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Sidro

Il sidro è una bevanda alcolica ottenuta dalla fermentazione alcolica dei frutti delle mele e talvolta delle pere, i frutti di due piante coltivate delle Rosacee. La sua origine in Francia e in Normandia risale al Medioevo, ma la sua invenzione è antecedente. Più del 95% della produzione mondiale di sidro è realizzata con le mele, ma per gli intenditori il sidro con il miglior bouché pare essere quello rarissimo di mele cotogne.[senza fonte]. Questa bevanda è molto diffusa nel Regno Unito, maggiore consumatore e produttore al mondo,[1][2] in Francia (specie in Bretagna e Normandia), Spagna (dove la produzione è particolarmente concentrata nelle Asturie), Germania, Irlanda, Paesi Bassi, Finlandia e Svizzera. In Italia è meno popolare e la si può trovare nei pub di stile anglosassone. La gradazione alcolica varia da 2 a 7 °C; il sapore acidulo è conferito dalla presenza di acido malico.

Etimologia
La parola sidro per indicare il succo di mele fermentato nasce nella lingua d’oil attorno al 1130-1140, ma precedentemente veniva chiamato auppegard, épégard, yébleron, sistr oppure sagarnoa o sagardoa per i marinai del Paese Basco (in basco, letteralmente “vino di mela”). In Grecia il sidro era conosciuto con i nomi semitici di σικερίτης sikerítēs o σίκερα síkera, dall’ebraico שכר šēkār[3], passato poi al latino sīcera, da cui deriva la parola moderna sidro[4].

Origini
Sembra che le civiltà di Egitto e Bisanzio, poi anche quelle greche e romane amassero bere il sidro, tant’è che le prime notizie sulle piantagioni di melo risalgono al XIII secolo a.C., epoca in cui era certamente coltivato in Egitto e in Asia Minore. Il sidro fu menzionato da Plinio al suo ingresso in Austria quando testimoniò che era tipico del luogo, utilizzato per fini curativi. Anche l’aceto di sidro di mele veniva utilizzato dai romani per dissetare e dagli Egizi per curare. Furono gli arabi che, mediante avanzati sistemi agricoli, ampliarono le varietà di mele e le tecniche per produrne in tutto il continente. In Austria la produzione di sidro si intensificò durante i secoli XII, XIII e XVIII, periodo dopo il quale l’aumentato consumo della bevanda impose l’aumento della superficie coltivata ad alberi di mele a scapito delle coltivazioni di cereali. Le mele e le pere erano usate in Gallia per la preparazione di bevande diverse, ma solo nel XIV sec. il sidro sostituì la cervogia in Normandia.[5] L’origine del sidro nella Normandia meridionale risale al Medioevo, quando dalla zona di Biscaglia (Spagna) nel VI secolo da naviganti della zona di Dieppe, nel dipartimento francese della Senna Marittima. Nell’XV secolo divenne bevanda comune in Francia e nei paesi dell’Europa centrosettentrionale. Questo prodotto viene documentato nei trattati tecnico-medici del 1588 del medico normanno Julien Le Paulmier, studioso dell’università di Caen e medico personale di Carlo IX e di Enrico II,I dove vengono esaltate le proprietà terapeutiche, digestive, diuretiche e antinfluenzali del sidro. Fu introdotto in Inghilterra nel 1066 da Guglielmo il conquistatore e i primi documenti noti scrivono di produzione di sidro nelle campagne dello Herefordshire.

Produzione
Il sidro commerciale viene prodotto dove è possibile trovare in grande quantità le mele adatte alla produzione di questa bevanda e in particolare:
America del Nord, in Canada, nella provincia francofona del Québec, ove il sidro è una tradizione portata dai coloni normanni nel Seicento. Qui è nato un tipo particolare di sidro, il cosiddetto “sidro di ghiaccio”;
Belgio, nella città di Herve (Vallonia) e nella provincia di Liegi;
Francia. Generalmente, le provincie dell’ovest, col paese basco al sud, e soprattutto più al nord-ovest la Normandia, sono il paese del sidro. Ma tradizionalmente, oltre a queste, c’erano altre regioni di montagna, troppo fredde per il vino, ove il sidro era popolare. Oggi le regioni dove è concentrata la maggiore produzione sono: ##la Normandia;
la Bretagna
la Loira;
il Nord-Passo di Calais;
la Champagne-Ardenne;
la Savoia;
la Somme;
Germania, nella regione di Francoforte sul Meno, nella valle della Neckar e nella regione della Saar;
Isole del Canale;
Italia, in Piemonte;
Regno Unito;
Irlanda;
Spagna:
le Asturie;
i Paesi Baschi;
la Cantabria
la Galizia;

Preparazione casalinga
Per la preparazione casalinga del sidro esistono svariate ricette. Oltre al classico metodo basato sulla fermentazione naturale partendo dalla spremitura di mele o pere è possibile semplificare il processo partendo dal succo di mela preconfezionato. Si parte mettendo in una piccola damigiana da 5 litri circa 4 litri di succo di mela non zuccherato, succo di limone per correggere l’acidità, lievito di birra (in bustina [6] o in panetto). La fermentazione deve durare circa due settimane, ad una temperatura attorno ai 20 °C. Ove la temperatura fosse più alta, come capita normalmente nell’Europa meridionale al termine del periodo di maturazione delle mele o delle pere, il periodo di fermentazione dovrà evidentemente essere un po’ più breve, essendo le reazioni biochimiche coinvolte nel processo più veloci. Per permettere lo sfogo del biossido di carbonio ed impedire l’ingresso dell’ossigeno, il quale potrebbe stimolare l’acetificazione dell’alcol prodotto dalla fermentazione, è necessario apporre o un tappo colmatore (gorgogliatore), o – in mancanza – ingegnarsi con un doppio cappuccio di stagnola avendo avuto l’accortezza di traforarne quello inferiore.[7] In alternativa alle mele si possono usare le pere: la bevanda così ottenuta nei paesi anglosassoni prende il nome di perry[8] e di poiré in quelli francofoni[9].

Influenze in letteratura
Il sidro (The Cyder, 1709) è il titolo di un poemetto in due canti del poeta inglese John Philips, ispirato alle Georgiche di Virgilio, nel quale si descrivono le tecniche e le strategie necessarie per produrre il sidro. Nel celebre romanzo Madame Bovary, di Gustave Flaubert, si racconta come a Papà Roualut, padre di Emma, piacesse avere sempre il sidro forte in tavola, per esemplificare come l’uomo non badasse a spese quando si trattava del suo tenore di vita (I, 3).

Note
1.^ Cider production – An apple phenomenon | Horticulture Week
2.^ Welcome | National Association of Cider Makers
3.^ Franco Montanari, Vocabolario della lingua greca, Torino, Loescher.
4.^ Giacomo Devoto, Avviamento all’etimologia italiana, Milano, Mondadori.
5.^ La Biblioteca del Sapere – corriere della sera, Enciclopedia Rizzoli Larousse, Milano, Rizzoli Larousse.
6.^ Come preparare il sidro di mele; articolo di Valerio Trotta su guidecucina.pianetadonna.it
7.^ Sidro, scheda su pomologia.it
8.^ Sidro di pere Perry, scheda su fondazioneslowfood.it
9.^ Cidre et Poiré, pagina su cuisinealafrancaise.com

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Written by Vicky Ledia

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