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La bufala della pasta trovate traccia di pesticidi, ecco le marche

Prima di cominciare a leggere, vi ricordo che considero anche titoli allarmistici o che gridano allo scandalo una bufala. L’articolo in questione tenta di lanciare un allarme relativo ad un’analisi effetuata in Svizzera dalla rivista Bon à savoir e dalla Radiotelevisione svizzera rts su campioni di pasta biologica e convenzionale.
Un nuovo scandalo coinvolge i consumatori: dalla Svizzera lanciano l’allarme per la presenza di pesticidi nella pasta. Ecco tutte le marche che sono coinvolte. Per i consumatori sembra non esserci mai un attimo di respiro. L’ultima sconvolgente notizia è arrivata nel corso delle ultime ore direttamente dalla Svizzera, dove alcuni ricercatori hanno scoperto la presenza di pesticidi all’interno della pasta che mangiamo tutti i giorni. La notizia è di quelle che lasciano l’amaro in bocca e che fanno perdere definitivamente la fiducia nei confronti dell’intera industria alimentare, così come nei confronti di chi continua a spacciare come qualità dei cibi che con la qualità non hanno proprio nulla a che fare.
L’articolo prosegue poi con l’elenco di tutte le marche sotto accusa (alcune molto note) omettendo tutti i particolari che calmerebbero il lettore, proprio per provocare allarmismo nei consumatori. Per fortuna in rete si può trovare la tabella con tutti i riferimenti ed osservare che il gruppo di marche analizzate comprendeva spaghetti biologici che convenzionali, e il laboratorio ha riscontrato in sette marche di spaghetti una quantità di residui inferiore a quanto previsto dalla norma (quattro sono italiane e tre svizzere). In cinque confezioni erano presente un insetticida autorizzato (utilizzato durante la conservazione di grano e farina nei silos), mentre nessuna riscontro di pesticidi nei prodotti biologici e in De Cecco, Garofalo e nella confezione di spaghetti Barilla integrali. Nella confezione di spaghetti svizzeri è stata rilevata anche la cipermetrina, un insetticida-acaricida utilizzato in tutto il mondo in varie coltivazioni cereali, cotone e caffè) e l’insetticida-nematocida terbufos – utilizzato nelle coltivazioni delle barbabietole da zucchero, mais, patate e tabacco – in una quantità (0,007 mg/kg) vicina al limite ammesso (0,010 mg/kg). Insomma possiamo stare tranquilli, in quanto si tratta di insetticidi a norma di legge utilizzati non solo per la pasta, ma per un’ampia gamma di prodotti e tutto questo allarmismo è una bufala esagerata. Noterete che non ho inserito tutti i nomi (comunque visibili nella tabella) della marche analizzate, proprio per stimolarvi all’analisi della tabella. Via: bufale

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Written by Fox Mulder

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