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Intervista a Giulia Salis Nioi

News.dracia.com è orgogliosa di presentare l’intervista a Giulia Salis Nioi. Buona lettura:

Partiamo dall’inizio: Come e quando hai iniziato a seguire i tuoi sogni?
Credo, come tutti, di avere iniziato a seguire i miei sogni da bambina. Ho sempre avuto la passione per lo spettacolo, e sin da piccola inventavo scenette che poi recitavo assieme ai miei cugini. La scrittura e la recitazione sono sempre state in me.

Chi ha deciso il genere? Di chi è stata l’idea?
Crescendo ho preferito dedicarmi maggiormente allo studio e quindi ad affinare la mia tecnica, in primo luogo nella scrittura. Credo di essere stata io stessa a fare questa scelta, trovando maggiori riscontri nella scrittura che nella recitazione.

Qual è il tuo background?
Sono laureata all’Università Cattolica di Milano con una tesi sulla poesia elettronica, dopodiché ho preso due master alla New York Film Academy di NYC, uno in sceneggiatura e un altro in giornalismo di broadcast. Infine, alla New York Film Academy di LA ho preso un diploma in recitazione.

Con il tuo genere a cosa ti avvicini maggiormente?
Al dramma sicuramente. Del resto, sono una donna!

Ti ispiri a scrittori o attori famosi?
Per quanto riguarda la scrittura, mi ispiro nella poesia ad Alda Merini e nella prosa a Italo Calvino, mentre nella recitazione il modello inarrivabile è sicuramente Meryl Streep.

Oltre a questo, sai/fai altro?
Ho lavorato come modella per diversi anni, ma ora mi sento troppo vecchia per questo mestiere.

Puoi spiegare cosa significa per te essere artista?
Per me essere un’artista significa vivere di arte e per l’arte, anche quando non lo si vuole. Tante volte mi è capitato, per esempio, di non voler scrivere. Ma se smetto di farlo è come giocare a stare in apnea: prima o poi bisogna respirare. Ecco, scrivere è un bisogno dello scrittore.

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Che rapporto c’è tra te, la telecamera e i testi?
Mi piace stare davanti alla telecamera, è come stare in un altra realtà in cui tu stesso ti proietti e vivi situazioni che sono diverse da quelle della tua vita. Tra me e i testi il discorso è più complicato, c’è sempre in corso un odi et amo con qualsiasi cosa scriva.

Come definiresti i tuoi testi?
Li definirei come uno slancio comunicativo da me verso gli altri.

Quali sono i scrittori/attori contemporanei che si apprezzano ora?
Adesso vanno molto gli scrittori di saghe e gli attori delle serie tv, e sinceramente apprezzo entrambi. Sono gli anni d’oro della televisione negli Stati Uniti, e spesso questi due mondi, quello della letteratura e quello della recitazione, si incontrano (come per esempio ne Il Trono di Spade).

Quale soluzione potrebbe migliorare la situazione attuale dei scrittori/attori?
Bisogna ammettere che in Italia c’è molto meno lavoro che in altri Paesi, ma tuttavia si ha comunque qualcosa. Bisogna cercare nei posti giusti, entrare in contatto con le persone dell’ambiente, fare molto networking e cercare di lavorare meglio degli altri. Oppure spostarsi all’estero.

Quali sono i tuoi scrittori/attori preferiti?
Il mio scrittore preferito è Gabriel Garcia Marquez, assieme ai sopracitati Merini e Calvino, mentre gli attori preferiti sono Anna Magnani, Meryl Streep ed Anthony Hopkins.

Di cosa trattano i tuoi testi?
I miei testi trattano sia di argomenti contemporanei che storici. Rimane sempre il punto di vista femminile dell’autrice, e ammetto che mi piace scrivere sia di tematiche sociali attuali che di vicende famose della nostra storia.

A cosa ti sei ispirata per realizzare i tuoi testi?
L’ispirazione è, come diceva Baudelaire, “otto ore di culo sulla sedia”. L’ispirazione e le buone idee sono qualcosa che accomuna tutti gli uomini. Saperle scrivere è un mestiere, un labor, e come tale si nutre di tecnica e di fatica.

Quali sono le tue opere o performance preferite?
Non mi piace guardarmi in video quindi non sono in grado di giudicare nessuna delle mie performance né teatrali né cinematografiche. Per quanto riguarda le mie opere scritte, invece, le considero come dei figli per cui le amo tutte in modo diverso ma uguale.

Ti piace la situazione dei scrittori/autori della tua nazione?
In Italia sono pochi gli attori ed autori che vivono la loro arte in maniera privilegiata.

Quale soluzione proporresti per migliorare la situazione?
Sarò banale, ma per una soluzione userò anche io l’abusatissima formula che dice: “largo ai giovani”. L’arte è qualcosa di vivo e che vive con noi, per cui un ricambio generazionale è sempre fondamentale.

Ti piace la situazione degli attori internazionali?
Ci sono sicuramente realtà, come quella statunitense che conosco abbastanza, in cui fare l’attore o lo scrittore è un lavoro normale quanto fare il meccanico o l’impiegato. Ci sono i divi hollywoodiani, sì, ma anche molti altri artisti che vivono vite normali con la loro arte.

Recitare, scrivere, creare… Da quando tempo sei attiva?
Credo di avere iniziato all’età di sei anni, e da lì tanto la scrittura quanto la recitazione mi hanno sempre accompagnato nella vita, in maniera più o meno evidente.

Sei soddisfatta della risposta del pubblico alle tue opere e performance?
Sì sono soddisfatta della critica, dei lettori e degli spettatori. Scrivere e recitare sono slanci comunicativi dove io espongo tutta me stessa. Rimane sempre un’insoddisfazione tecnica, perché sono una perfezionista e trovo sempre qualcosa da cambiare o da migliorare. Ma ripeto, l’arte è altruismo puro, non la si fa mai per sé ma sempre per gli altri.

Sei emozionata quando presenti le tue opere?
Sì mi emoziono ma al tempo stesso non mi faccio trascinare dall’emozione, perché quella che voglio comunicare sta già nell’opera.

Il tuo percorso è interessante… Hai qualche aneddoto particolarmente significativo?
Più che altro, se posso, avrei un consiglio: in questo tipo di mestiere, più che negli altri, bisogna imparare a trattare bene tutte le persone che lavorano con te, senza divismi.

Progetti futuri? Impegni ambiziosi?
Ce li ho entrambi, ma tutti ancora top secret. ;-)

Vuoi ringraziare qualcuno?
Ringrazio la mia famiglia.

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Written by News.dracia.com

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2 Comments

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  1. Per prima cosa complimenti per la tua velocita di battitura. Mi hai impressionato in positivo. Ti andrebbe di inserire la tua tesi sulla poesia elettronica? Mi piacerebbe molto leggerla.
    Non so perchè ma avevo intuito che tu fossi una modella, peccato che (solo per te ovviamente) tu sia un reperto archeologico egiziano di 4000 mila anni fa. Anche se non si direbbe.
    Bellissima la risposta sul dramma. Invece la risposta sulle performance migliori, meriterebbe un applauso. Affascinante la parte sull'”Arte è altruismo” e sul consiglio che dai, lo concordo appieno, aiutami a contagiarlo in chi legge. Molto male invece su i tuoi fascicoli top secret. Per questo motivo ti becchi il voto di bruttissima intervista… Scherzo ovviamente, complimenti per la bella, interessante e simpatica intervista. In bocca al lupetto per il tuo avvenire Giulia.

  2. Mettete il tappeto rosso, portate le statuette d’oro e aprite lo champagne. Bisogna festeggiare questo ottimo inizio di giornata con questa bella e simpatica intervista. I miei complimenti, bravi e benvenuta Giulia.

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