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11 Settembre Inganno Globale: L’auto-attentato delle Torri Gemelle e/o Twin Towers

Un piano attentamente orchestrato, l’auto-attentato delle Torri Gemelle e/o Twin Towers il video di Massimo Mazzucco, 11 Settembre Inganno Globale:

spiega come questo piano è servito all’elite per inasprire i controlli in tutto il mondo e negli stessi Stati Uniti a tutta la popolazione. Tutto questo per dichiarare guerra al Terrorismo, una guerra che può essere combattuta volendo in qualsiasi paese e che non può mai essere vinta, ma solo appunto combattuta. Tratto da questa discussione: Click!

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3 Comments

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  1. La “teoria ufficiale” presenta alcuni punti che possono lasciare qualche dubbio (ed è bene farsi sempre delle domande), ma questo non vuol dire che chiunque possa affermare una versione alternativa/complottistica senza portare delle prove valide e senza utilizzare un metodo scientifico di verifica a sostegno della propria tesi.
    Le obiezioni mosse da questo video sono state già ampiamente smentite; alle domande poste più di una persona ha dato risposta, in più di un documento ufficiale si possono trovare informazioni sicuramente più precise e verificate con metodo scientifico (vedi i rapporti della commessione 9/11, gli atti del processo Muoussaoi, documentazione e rapporti tecnici di enti indipendenti, dipartimenti statali, organizzazioni investigative).
    La ricostruzione dei fatti presente in quella definita come “versione ufficiale” non è frutto di un foglio scritto da Bush e quattro suoi sodali al suo fianco: hanno partecipato organizzazioni e istituz1oni indipendenti(ASCE, NFPA, FEMA, NIST), le più importanti università statunitensi, migliaia di testimonianze e una grande mole di documentazione fotografica e filmata (tutti complici del perfido complotto? Mah…andiamo avanti)
    Venendo ai punti sollevati nel video:
    1 – La difesa statunitense ha sicuramente toppato in maniera scandalosa, ed è la cosa che in tutta la faccenda ha creato più di un dubbio anche a me, ma si può affermare che gli USA non avevano mai subito un attentato simile “dall’interno” dove gli attentatori prendono il comando degli aerei e sono pronti a sacrificarsi per schiantarsi su degli obiettivi. Inoltre la macchinosità dell’intervento è stata dovuta anche ad un protocollo farraginoso che prevede l’intervento della FAA, la quale deve comunicare l’emergenza al NMCC, il quale deve poi chiedere l’intervento al NORAD. Il problema inoltre è che una volta staccato il transponder il velivolo non è più identificabile (usando il radar semplice si vedrebbe semplicemente un puntino tra le centinaia di altri puntini simili).
    2 – L’attentatore Hanjour sicuramente non avrebbe mai potuto fare il pilota per una compagnia aerea (anche perchè parlava un inglese da cani a quanto pare), ma non è corretto affermare che non sapesse gestire la strumentazione dell’aereo dirottato: prese la licenza come pilota commerciale nel 1999 e nel 2001 finì il corso di istruzione sul simulatore del Boeing737. Aveva già 600 ore di volo: i suoi istruttori hanno affermato che fosse una chiavica specie nelle operazioni più complicate (decollo, atterraggio), ma non sono cose che interessano a chi si deve schiantare a 800km/h su un edificio.
    3 – Riguardo alle obiezioni poste per il caso del Pentagono e la breccia “troppo piccola rispetto all’aereo”, nel video vengono mostrate solo due foto e ben poco chiare: nella documentazione della commissione ufficiale ci sono foto che testimoniano dei danni sul muro corrispondenti alla sagoma dell’ala, ovvero la parte meno resistente dell’aereo rispetto alla fusoliera e destinata a frantumarsi nell’impatto, specie in un edificio come il Pentagono che a differenza del WTC ha funzione di dipartimento della difesa, ed è stato costruito (e ristrutturato) con strutture murarie rinforzate.
    Inoltre non è vero che non siano stati ritrovati resti dell’aereo: ci sono molte foto a testimoniare la presenza di rottami riconducibili al Boeing757. E’ stata ritrovata anche la scatola nera, la quale ha riportato una virata molto meno violenta di quella in cui si parla nel video.
    4 – Anche per il volo schiantatosi fuori dal centro urbano, è stato visto da testimoni, sono stati recuperati rottami, parte della fusoliera (con 4 finestrini riconoscibili) parte del motore, il Flight Data Recorder e diversi oggetti personali delle vittime, tra cui anche il documento di un hostess di quel volo. Sono stati identificati anche col DNA diversi resti umani delle vittime e corrispondono a elementi presenti nelle liste d’imbarco. (inoltre perchè far esplodere una bomba sul suolo per poi abbattere con un caccia l’aereo di linea? Altri parlano di missili, ma non hanno alcun rottame riconducibile a un missile per poterlo dimostrare).
    5 – E’ vero le torri gemelle vennero progettate per resistere a un impatto aereo: difatti lo stesso impatto che queste hanno subito avrebbe immediatamente buttato giù un edificio meno complesso dal punto di vista strutturale. A determinare il crollo però non è stato solo l’impatto aereo (hanno retto e molte persone hanno avuto il tempo di evacuare l’edificio), ma l’azione combinata dei danni provocati dall’impatto e dai grandi incendi sviluppati.
    Questi non hanno certo portato la temperatura a quella di fusione dell’acciaio, ma questo già a 340° perde metà delle sue proprietà di resistenza. La termografia che si vede nel video in realtà rileva la temperatura del fumo esterno ben più bassa dunque di quella degli incendi all’interno dell’edificio. La struttura è quindi collassata con una velocità che non è esattamente quella di caduta libera (a fare un minimo di resistenza c’erano i piani sottostani che mano a mano venivano travolti dal troncone superiore in caduta) tant’è che alcuni frammenti che cadono verso l’esterno hanno una velocità di caduta maggiore.
    La polvere di cui si parla è prevalentemente (oltre al calcestruzzo) quella delle tramezze in cartongesso, ma in realtà non tutto l’edificio si è “sbriciolato”: i lavori per ritirare le macerie durarono almeno 8 mesi e vennero portati via grandi parti di cemento armato e di travi d’acciaio.
    6 – Il WTC7 è crollato per via delle lesioni e degli incendi causati dal crollo della Torre Nord: la parte meno esposta rimase praticamente sana. Gli incendi continuarono fino al pomeriggio quando poi l’edificio crollò (gli stessi vigili del fuoco comunicando tra di loro decidono di abbandonare le operazioni quando capiscono che il rischio di collasso dell’edificio è troppo alto).
    Tra l’altro in quel palazzo c’erano uffici dell’FBI, e autodistruggere un palazzo simile per il governo sarebbe stata una scelta non molto intelligente: dopo il crollo numerosi documenti e materiale riservato si sparsero per strada (con l’FBI che cercò di recuperare il recuperabile), cosa non molto sicura per chi dovrebbe nascondere un complotto talmente articolato.
    7 – La questione del metallo fuso (per cercare invano di dimostrare la teoria dell’impplosione controllata) nel video appare altrettanto confusa: innanzitutto non c’è alcuna prova che si tratti di acciaio (potrebbe tranquillamente essere alluminio, altro materiale presente nell’edificio e con temperatura di fusione tra i 500 e 600°): la cosa non stupirebbe data l’importanza dell’incendio e le temperature altissime che ha generato.

    In conclusione, mi permetto di ricordare che l’autore di questo video viene spesso ricordato per le sue posizioni (vedi pagina di Wikipedia) piuttosto improbabili e per delle tesi prive di fondamento scientifico riguardo “finti allunaggi”, presunti “avvistamenti di ufo”, “scie chimiche”, e improbabili cure per il cancro a base di bicarbonato (sic).

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