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Orellana: “Beppe Grillo è un bugiardo”

Terremoto nel M5S, gruppi verso la scissione.
Diversi parlamentari minacciano di andare via se iscritti confermeranno con il voto online la cacciata dei 4 senatori dissidenti. I ribelli sono 30.
Aria di tempesta nel M5S: diversi parlamentari sarebbero pronti a lasciare i gruppi se gli iscritti confermeranno online l’espulsione dei quattro senatori dissidenti, Luis Alberto Orellana (nella foto), Francesco Campanella, Lorenzo Battista e Fabrizio Bocchino. Ieri l’assemblea congiunta dei gruppi parlamentari grillini aveva votato sì alla procedura per cacciarli dal Movimento. I parlamentari ribelli, pronti a sostenere i dissidenti, sarebbero trenta.
E mentre la Rete pronuncia l’ultima parola sul destino dei quattri parla il senatore Orellana: confluire in un gruppo con i civatiani del Pd? “Prematuro parlarne” risponde. Intanto si consuma un duro scontro nel corso della riunione del M5S in Senato. Circa 12 senatori hanno abbandonato la riunione a causa di un diverbio con il capogruppo, Maurizio Santangelo. Il senatore Lorenzo Battista avrebbe infatti chiesto al capogruppo di contattare Beppe Grillo e annullare la procedura messa in moto per l’espulsione dei dissidenti. Santangelo avrebbe risposto: “Te ne puoi pure andare”. Così Battista, seguito da altri, è uscito.
Le procedure di espulsione finora sono state due, da quando i Cinque Stelle sono approdati in Parlamento, un anno fa: la prima per il senatore Marino Mastrangeli, per aver partecipato a trasmissioni in tv, in contrasto con le indicazioni di Beppe Grillo; la seconda per la senatrice Adele Gambaro, accusata di aver criticato il leader pentastellato. Source: ansa

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9 Comments

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  1. La faccenda ha più di un aspetto ridicolo:
    – I “disssidenti” di fatto sono stati silurati in quanto colpevoli di “lesa maestà” nei confronti del padrone del partito. Non hanno violato alcun punto del regolamento.
    Nello specifico, Orellana tra i 5 stelle era anzi uno dei meno assenteisti, uno di quelli che restituiva di più del suo stipendio, e che ha sempre votato assieme al suo gruppo.
    – Lo streaming del processo della Sacra Inquisizione attraverso il quale si doveva decidere la loro espulsione è magicamente diventato un “video privato” su You Tube prima del voto dell’asssemblea.
    – Il voto del “popolo della rete” è in realtà il voto di un gruppetto di 80.000 persone selezionate dal padrone del partito, delle quali vota a malapena la metà, ovvero nemmeno l’ 1% dell’elettorato effettivo del partito (riferendosi ai numeri delle scorse politiche).
    – Inoltre più di un giornalista ha dimostrato come il sistema di voto è assolutamente non sicuro e si è potuto votare anche più di una volta a testa. Tra l’altro proprio ieri è stato bucato il profilo Twitter della Casaleggio Associati (presunti guru del web).
    Inoltre nello stesso voto si doveva valutare l’espulsione di un pacchetto di 4 eletti (prendere o lasciare, o butti fuori tutti e 4 o nessuno di loro), e anche solo questo elemento da l’idea della serietà dell’operazione.
    – Ai piani alti del partito hanno rimpallato le responsabilità sui meetup locali, ma questi hanno in realtà smentito di aver sfiduciato i 4, anzi hanno confermato “erano tra i più presenti”.

    Insomma, “TUTTI A CASAAAA!!!”
    Forse si riferiva ai suoi.

    • @Mr. Arkadin
      La faccenda ha più di un aspetto ridicolo
      Non pensi che se scrivi così qualcuno si offende?

      – Il voto del “popolo della rete” è in realtà il voto di un gruppetto di 80.000 persone selezionate dal padrone del partito…
      Non è fisicamente e umanamente possibile “selezionare” come se fossero “prediletti” un numero così elevato nelle tempistiche citate da te.

      – Inoltre più di un giornalista ha dimostrato come il sistema di voto è assolutamente non sicuro e si è potuto votare anche più di una volta a testa. Tra l’altro proprio ieri è stato bucato il profilo Twitter della Casaleggio Associati (presunti guru del web).
      Le due cose sono distinte e non possono essere inglobate insieme come se fosse un’unico problema.

      Dette le seguenti premesse, aggiungo che è molto grave se effettivamente un singolo grilliano può votare diverse volte…

      • – Non ho fatto una valutazione in merito a “chi” viene selezionato. Faccio semplicemente notare che un tipo di votazione dove quello che di fatto è il padrone del sito (e del partito) seleziona chi può votare e chi no (in base alla data di iscrizione ad un sito privato e commerciale), non ha rispetta alcun principio democratico.
        La percentuale degli “aventi diritto al voto” (sic) si aggira intorno allo 0.5% dei loro elettori: una percentuale talmente bassa, che non si può affermare che rappresenti l’elettorato del M5S.
        – Quella del profilo Twitter era una battuta, ma se coloro che si spacciano per maghi del web si fanno bucare il profilo perchè mettono come PW il nome della via dove hanno l’ufficio fa sinceramente sorridere.

        Comuqnue questo secondo me è il discorso meno interessante.
        Il punto centrale è che viene spacciata come democratica, un’epurazione modello Stalin 2.0 per punire la critica al leader/presidente/padrone del partito.

        • Grazie per aver detto che il mio discorso è meno interessante.
          1) Dove è la risposta?
          2) Potrebbe essere una limitazione fisica del sondaggio/struttura del blog. Scegliere i primi in ordine di arrivo è una buona soluzione “temporanea” prima di un sucessivo upgrade d’obbligo.
          3) Bisognerebe capire se gli hanno preso la password come dici tu o se hanno ottenuto il controllo di twitter. Non è la prima volta che twitter o altri social network subiscono perdite ingenti di dati sensibili.
          4) Se spunta fuori il presunto regolamento infranto ci sarebbe da rivedere molte cose.

          • – Il “meno interessante” non era riferito al tuo discorso, ma ha un punto che avevo già sollevato io. Se non lo ritenessi interessante non l’avrei citato: dico solo che il focus del problema dal mio punto di vista è un altro.

            – Scusa, ho dimenticato di rispondere alle prime due tue righe.
            Non intendo ovviamente offendere nessuno: la mia è semplicemente una valutazione personale, e ho argomentato ampiamente i motivi per i quali ritengo la faccenda (e non una persona) “ridicola”.

            – Per quanto ho letto, gli hanno semplicemente trovato la password senza troppi problemi: era il nome della via in cui si trova uno dei loro uffici (sic).

            – Il regolamento è già visionabile sul sito di B.Grillo: è il “Codice di comportamento degli eletti del Movimento 5 Stelle”.

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