in ,

Le virgolette

  • Le virgolette servono a riportare, racchiudendolo, un discorso diretto, oppure un pensiero, o a citare un nome o un titolo. A volte vengono usate per altri scopi per mettere in evidenza la particolarità di una denominazione: il discorso dellider maximo”; oppure per attribuire a qualcuno una qualità presunta, con uno stile ironico. Per esempio: Allora il “gran capo” ci disse:… È chiaro che quel “gran capo” non è ritenuto tale da chi scrive e il termine è usato in modo ironico.
  • Quanto ai giornali, nei titoli si fa ampio uso di virgolettato, il che vuol dire che si riportano tra virgolette parole o pensieri che vengono attribuiti al soggetto di cui si parla. Esempio: Il governo: “Dialogo impossibile”.
  • Ci sono due tipi di virgolette: quelle inglesi o all’inglese o alte (“ ”) e quelle francesi o basse (« ») che alcuni chiamano a caporale, altri a sergente. Si possono usare indifferentemente le une o le altre, e per questo ogni casa editrice ha le sue norme redazionali. Unica, ovvia osservazione, non si possono usare miste: se si apre un discorso con virgolette inglesi, lo si chiuda con virgolette inglesi.
  • Chiariamo anche che, nel riportare i dialoghi o comunque i discorsi, la stragrande maggioranza delle case editrici ha abolito le lineette che si usavano frequentemente tempo fa.
  • Con le virgolette s’intrecciano altri problemi di punteggiatura. In particolare: premesso che prima delle virgolette di solito ci sono i due punti (vedi) e che la lettera iniziale del discorso è maiuscola, la questione è come regolarci con la punteggiatura che chiude. Norma abituale è mettere il punto finale fuori dalle virgolette. Ma se il discorso riportato termina con un punto esclamativo (vedi) o un punto interrogativo (vedi), essi vanno posti dentro le virgolette finali. Dopo di che, c’è chi mette ancora un punto conclusivo e chi non lo ritiene necessario. Per intenderci:
  • Il terribile guerriero disse: “Domani combatterò”.
  • Il terribile guerriero disse: “Vi sterminerò!”
  • Nel secondo esempio c’è chi aggiunge un punto finale: “Vi sterminerò!”.
  • È chiaro che non stiamo parlando di leggi ma di usi. E gli usi sono sempre in evoluzione, soggetti al gusto, alla sensibilità. Naturalmente alle virgolette di apertura segue immediatamente la prima lettera della parola che inizia il discorso, senza lasciare spazi, mentre l’ultima lettera è seguita dalle virgolette chiuse, anche qui senza spazi. Esempio: … ed egli disse: “Io ci sto”. Non … ed egli disse: “ Io ci sto ”.
  • Ci sono in fine gli apici: (‘ ’) di uso piuttosto raro. Di solito, si usano quando servono virgolette all’interno di altre virgolette. Fine del discorso. Chiuse le virgolette.
Hero

Written by Luca

Membro orgoglioso di Dracia.com

Years Of MembershipEmot AddictVerified MemberViral InstinctContent AuthorStaff WebsiteComment AddictVoterstellar

Lascia un commento

Putin: «La Russia non potrà mai accettare il Nuovo Ordine Mondiale»

Porta a casa l’amante e trova la moglie a letto con due uomini